Se ricordate, qualche giorno fa si è parlato di Amazon Unbox, cioè attualmente l’unico servizio serio di vendita/noleggio online di film/serie/cartoon da scaricare.
Al di là delle critiche all’iniziativa di Amazon, che ovviamente è tutt’altro che perfetta, il leit-motif di molti commenti era una sorta di attendismo messianico nei confronti dell’evoluzione di iTunes, che si apprestava a diventare (nelle parole degli Apple-fanatici) una sortra di Bengodi/Bilbioteca di Babele da cui scaricare a pagamento la Storia Mondiale del Cinema. Perfino Repubblica, presentando Unbox, titolava l’articolo dicendo che “Amazon brucia Apple sul tempo”.
Non ho alimentato la polemica prima dell’ennesimo deludente keynote di Steve Jobs (prima o poi queste messe in scena smetteranno di fare sensazione: sono ormai 2 o 3 keynote che gli utenti Apple si sentono presi per il culo, pensate alla volta che l’annuncio più entusiasmante era – se non sbaglio – la custodia per l’iPod…), perché ovviamente è utile ragionare di fronte ai fatti, ai numeri, ecc.
Beh, ora i fatti ci sono. E confermano che Amazon non ha bruciato Apple sul tempo, ma direttamente sul didietro.
Ovviamente nessun fan della Apple è venuto qui a fare retromarcia, ma ci penso io, per amor di completezza. Sul nuovo iTunes, tanto strombazzato, alla presentazione c’erano una settantina di titoli… Ripeto 70, settanta, seventy, 7 volte 10. Per di più quasi tutta roba nuova, blockbusters, ecc.
Mi sembra quasi stupido fare il confronto con Amazon Unbox: lì i titoli sono migliaia e il catalogo è variegato come temi, anni, ecc., i piani tariffari sono decisamente più elastici e ragionevoli come prezzi (ad esempio il “noleggio” di un film costa davvero poco, in certi casi) e c’è la seria impressione che sia un servizio serio e non un “di più” aggiunto all’ultimo ad iTunes.
In verità, polemiche a parte, un po’ mi dispiace, perché la concorrenza (e qui non ce n’è) fa sempre bene. Avere almeno 2 giganti che vendono film digitali online sarebbe stato intelligente e un bene per i consumatori: prezzi più bassi, più film a catalogo, più scelta, ecc. Insomma, il classico bello scenario concorrenziale che piace tanto a noi liberal.
Invece Apple ha presentato questa schifezzuola irrilevante, contando che dispone di un volano con la Disney, credevo meglio. Ora non venitemi a dire nei commenti che questo è solo l’inizio e che la cosa crescerà fino a diventare seria: lo avrebbero fatto fin da subito; quando il tuo concorrente presenta un catalogo di migliaia di titoli, ti lanci e presenti un catalogo quantomeno compatibile come ordini di grandezza…
Insomma, sono abbastanza deluso, come lo sono molti utenti Apple sui forum di settore: non si capisce se la Apple ha rallentato la spinta innovativa per massimizzare gli incassi o se manca di coraggio/strategia. Fatto sta che il popolo della mela attende da anni un iPod Video e non arriva, mentre la concorrenza fa prodotti migliori, già aggiornati per il video. Peggio ancora sulla distribuzione digitale del video: aveva una piattaforma che attualmente è leader nel campo musicale, con una user-base di milioni – a detta di Apple – di clienti, quindi un territorio fertile su cui coltivare un negozio di film online e ha proposto una schifezzuola (ho più film a catalogo io in casa). Grazie al cielo ora fa dei computer competitivi, ma in effetti il suo slancio si è appannato.
In effetti quest’ultimo keynote è stato scadente: al di là del rifacimento estetico di prodotti già noti, il nuovo iPod non è arrivato (è semplicemente stato migliorato quello già in commercio, dimostrando che la versione precedente non era all’altezza per qualità dello schermo e durata della batteria eseguendo video), i film su iTunes lasciano il tempo che trovano e iTV, il media-extender per visualizzare i film di iTunes sulla TV, non solo è una tecnologia che in giro esiste da 2 anni (qui in casa usiamo un D-Link DSM 320 RD, con somma gioia: un prodotto non più nuovissimo), ma è pure stato annunciato per dicembre/gennaio (e non visualizzerà per niente DivX e XviD: quindi non sperate di scaricare le puntate di Lost sul mac e vederle sul televisore via Wi-Fi: usate il buon vecchio cavo S-Video e non sbagliate! :-))*.
[* – per di più io consiglio un setup diverso, indipendente dalla piattaforma utilizzata (cioè funziona già da ora con Mac, Windows, Linux e permette di usare con macchine non-Windows i media-extender D-Link): compratevi un hard-disk esterno Ethernet compatibile con TwonkyMedia, collegatelo ad un D-Link DSM e godetevi sul televisore audio, video (in tutti i formati ragionevoli, compresi DivX e XviD), foto e radio online, tenendo il computer spento]
Ciao
anch’io mi cimento con l’NSLU2 solo che non sono riuscito a far funzionare un cTorrent in background.
sei riuscito a fare qualcosa?
Dimenticavo: grazie, kurai!
La compatibilità sarà sempre più la vera fortuna di un prodotto. Mettiamola così: il fatto che usando un Mac si possa fare un boot da Windows mi pare un segnale di una certa disponibilità, no? I mac hanno la quota di mercato che hanno, ma: se prima era giusto dire 95% Win e 5% MacOSX,ora anche i Mac entrano – possono entrare – a far parte di quel 100% da cui si parte. E sulle singole quote di mercato per la vendita harware le aziende produttrici non sono così distanti… Comunque, ad hardware sostanzialmente identici, le incomatibilità sono destinate a durare poco. Se ‘sti fessi fossero furbi capirebbero che non ha senso mantenere rigidità (vale per tutti, Apple, Dell, Microsoft e per ogni DRM). Suz, attendo di essere inondato di considerazioni tecniche… 😉
no, parliamo dell’incompatibilità dell’iPod, essendo questo il best-seller. E il fatto che non funzioni con i DivX mi sembra una buona ragione per non comprarlo (lo stesso vale per lo Zune).
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Riguardo all’incompatibilità coi mac, è una mossa che mi sembra comprensibile: ricordiamo che sono meno del 5% dei computer venduti al mondo e che i melisti sono notoriamente ostili ai prodotti Microsoft: chi glielo fa fare di investire soldi in ricerca e sviluppo per un prodotto che comunque in quelle lande non sfonderebbe?
Piuttosto che parlare di incompatibilità dei formati iPod parliamo dell’incompatibilità di Zun con tutti i mac! Certo che a Redmond fanno a gara con i gamberi a chi corre più veloce all’indietro…
Non posso dire di non essere d’accordo con distretto71. Ecco, comunque lo guardo, quel post, mi sembra riassuma perfettamente il mio pensiero. E soprattutto accolgo decisamente il suo appello a protestare per le porcate di Apple piuttosto che alla computer war. Che poi son sempre guerre tra poveri, come le console war: Nintendo è superiore, e basta, non serve alcuna guerra 🙂
Ok, scherzo.
Per tutti: il post di Distretto 71, più mio commento kilometrico, è qui: http://www.distretto71.net/?p=113
Suz: non ti intaso i commenti con un post da un megatone e ti rispondo sul blog!
Eheh. Per ora mi accontento del browser Opera che trasformerà il mio DS in una cosa vicina all’aggeggino che ho sempre voluto. Can’t wait.
Se la Nintendo facesse un sistema operativo… (ovviamente bisognerebbe faticare come disperati per trovare le funzioni nascoste, messe come bonus)
Suzuki: ecco, vedi che poi ci si intende:)
ioio: ne ho parlato bene come strategia commerciale e come prodotto sulla carta, cioè un pc a prezzi ragionevoli (e finalmente anche nero!!!), di fatto ideale per chi vuole avere una macchina dual-boot. In compenso ho parlato malissimo dei Macbook Pro, perché hanno prezzi assolutamente ingiustificabili, soprattutto alla luce del prezzo del MacBook normale.
Ovvio che con il time-to-market esasperato le prime serie dei prodotti sono bizzose. capita a tutti i marchi.e capita pure al mio e61, che temo sia il primo venduto in Italia (comprato il giorno stesso dell’uscita sul mercato, con lo scatolone ancora “caldo” lì nel Nokia Store).
Hai parlato bene dei Macbook??? Com’è strano il mondo perché io, patito Apple, sto iniziando a dubitare proprio per colpa dei suddetti. Un prodotto messo sul mercato probabilmente troppo in fretta e che noi consumatori cavie abbiamo testato, evidenziandome il problema di fabbricazione (RSD o random shut down che dir si voglia), e siamo tuttora in attesa della produzione dei pezzi di ricambio che permettano a questo “gioiellino” di funzionare. Ora, non pago della bella esperienza sto testando per Sonyericsson il nuovo P990i….quando uno nasce coglione….
Kurai: pure io sono un Nintendista vergognosamente poco obiettivo. La superiorità dei giochi Nintendo (a fronte di una concorrenza tecnologicamente migliore) è palese. Cioè con Mario Kart e Mario Hoops ci si diverte davvero.
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E poi col nuovo controller in arrivo col WII, ecco l’innovazione (quella vera)!
Ok, nessun problema. In realtà anche io, credimi, non sono così emotivamente legato ad Apple come può sembrare. Semplicemente, ripeto, mi trovo bene, quindi mi sembrava giusto mettere lì le mie opinioni.
Senza paraocchi, te lo garantisco. Altrimenti avrei in casa un iPod Hifi invece che delle casse serie, ti assicuro. Anzi, ti dico di più. L’unica marca di cui sono dichiaratamente e smaccatamente Fanboy, e mi incattivisco e finisco per non accettare critiche è Nintendo. Lì, lo ammetto, non riesco ad essere obiettivo 😉
Kurai: ma che odio, ho scritto “no pun intended”. Rileggi bene. Il paragone era nei metodi, non certo ideologico.
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E mentre ci sei, riavvolgi il nastro del blog e trova il post in cui parlo bene dei MacBook (non i pro, ma quelli normali). Giusto per fare un esempio al brucio.
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Davvero, esistono milioni di categorie esistenziali in mezzo all’amore assoluto e all’odio. Per esempio io ho una sana indifferenza: non riesco a rapportarmi in termini empatici con quasi nessuna marca, meno che mai quelle di prodotti così poco emotivi come l’informatica. Giusto le automobili, va.
Ma lol 😀
Il compleanno di mio padre è vicino: quando andiamo a comprargli i-pod che gli regalo?
Uh, non dovevo dirlo? 😀
Quanto odio. Io sono d’accordo: discutere su quale computer sia meglio è inutile, ma non era questo il mio obiettivo. Cercavo solo di dare un contributo alla discussione spiegando cosa mi ha fatto scegliere mac e cosa mi fa pensare, ogni giorno, che sia stata una buona scelta. Dopotutto tu smonti ogni cosa taargata apple dal 97, il che mi sembra un filino esagerato, se mi permetti.
Evidentemente però qui trovo un muro, e mi dispiace. Che poi, ogni volta che ho commentato qui sopra, ho sempre cercato di mettere in evidenza anche i lati negativi, da corporation, di Apple.
Il paragone con i fascisti è avvilente, dai. Potevi risparmiartelo, se poi dici di non voler provocare.
Kurai: era esattamente il commento che cercavo di non avere, cioè l’ennesima evangelizzazione a base di impressioni soggettive. (nella storia di questo blog e della sua versione arcaica su Splinder è la millesima volta o giù di lì)
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Potrei riempire pagine di considerazioni mie personali sul perché trovo il saccottino all’albicocca più usabile, digeribile e gradevole di quello al cioccolato, ma il discorso è sempre quello: microscopiche differenze ergonomiche, per di più soggettive, che i fans di entrambe le parti ingigantiscono. E lo dico da persona che usa indifferentemente Mac Win e Unix/Linux (e pure vecchi cassoni VAX/VMS, AS-400, OS/2): sono spigolature soggettive.
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Per di più – come molti utenti mac – tendi a considerare alcune feature di OsX come se fossero degli unicum. Personalmente è dal 1999 che collego fotocamere al computer senza driver, senza conversioni e scaricando tutto automaticamente dove e come voglio io. Lo stesso dicasi per i PDF (io uso pdf 995 e faccio pdf da qualsiasi applicazione, incluso Autocad e Cubase). E non è una tecnologia abilitante in ogni caso (mal che vada è una maggiore comodità).
Ma vorrei non addentrarmi in queste lande: vorrei solo far notare la sopravvalutazione di questo tema, che ormai ha i tratti della comica.
(tra l’altro è un classico: se parli delle politiche commerciali Apple, prima o poi arriva qualcuno che attacca con “Sì, ma Osx…”; mi capitava lo stesso [*no pun intended*] coi fascisti ai tempi del liceo, ad un certo punto qualcuno attaccava con “Sì, ma il Duce ha bonificato l’Agro Pontino”, cosa peraltro non negativa, ma quanto rilevante?)
Riguardo l’ultima cosa: non bollo tutti gli utenti Apple come fashion victim, come non bollo gli utenti Windows come idioti. Non nego che vi siano rappresentati di entrambe le categorie (tra l’altro per me fashion victim=idiota) in entrambi i campi. Come già detto a stress migliaia di volte, conosco decine di informatici/professionisti/cazzoni seri e informaticamente meritevoli, ognuno col computer che più gli aggrada. Davvero, è un argomento che ha lo stesso interesse che discutere di che colore avere i lacci delle scarpe.
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Quindi non c’è provocazione, ma semmai la rottura di un’agiografia permanente che fa male agli utenti stessi. Diciamo che in un regime sano e democratico il consumo critico è un bene.
Sarà un’impressione soggettiva, per carità. Però per me Osx è effettivamente più usabile di windows, per tutta una serie di motivi.
Innanzi tutto il drag’n’drop funziona molto meglio: sempre, tra tutte le applicazioni e senza rallentare il sistema. Poi c’è il discorso PDF: da qui posso creare un PDF da qualsiasi file, senza comprare programmi aggiuntivi. Trovo che il finder funzioni molto meglio delle varie gestioni risorse per la gestione dei file. Queste sono alcune delle piccolezze che mi hanno fatto scegliere Osx. Poi c’è il discorso della produttività: io da quando uso Mac faccio, non scherzo, il doppio delle cose nella metà del tempo. Il sistema è più solido, tende a rallentare molto meno, e nel complesso più stabile. Insomma, per me Mac è stato molto più abilitante dell’altro sistema Windows-based, con il quale posso fare *esattamente* le stesse cose, ma impiegando più tempo e con tutta una serie di piccole rotture di cazzo che son stato ben felice di poter evitare.
Si tratta di differenze che ho sperimentato sulla mia pelle e che hanno pesato sulla mia scelta. Poi, attenzione a non considerare il design dell’interfaccia come un’innovazione abilitante. L’ergonomia e l’ambiente di lavoro “ecologico” sono molto più importanti di quello che tu dici per comunicare con la macchina. Probabilmente è la tua formazione da informatico a renderti indifferente a queste migliorie. Ma occhio che il design a volte è molto più importante della semplice “moda”; il design è il modo di comunicare con l’oggetto. Può non essere importante, può esserlo. Dipende dalle esigenze personali.
Ancora, per dire, quando uno collega al mac una fotocamera digitale o una videocamera ed è pronto a ordinare le foto o a montare un filmato, subito, senza cazzi di driver, senza doversi installare altri programmi, senza dover pensare a come costruirsi un albero di directory furbo (ma se vuole lo può fare), il risparmio di tempo è notevole. Cos’è questa se non una tecnologia abilitante?
Ultima cosa: tu bolli tutti gli utenti Apple come “pecoroni fashion victim”. Come puoi pretendere che alcuni di loro non reagiscano? Cosa succederebbe se andassi su HWupgrade e dicessi che la corsa al processore più veloce è roba da nerd sfigati che il computer non lo usano se non per farci girare dei benchmark?
Yoshi: in verità vorrei discutere e non freccettare. Poi mi accorgo che il provocatore che c’è in me non resiste alla tentazione di pungolare i fans più ottusi. Ma giuro che lo faccio contro di loro e non contro la Apple che . lo ripeto ad nauseam – mi sta sulle balle tanto quanto la Microsoft, la Toshiba, la HP, ecc.
Con la differenza che le altre marche non hanno i club di aficionados e gli ultras (che freccetto).
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Ma ti assicuro che quando mi trovo a discutere con persone serie e ragionevoli (e utentissime mac) sono decisamente meno stronzetto.
Beh, io non ho nessuna guerra anti-iPod (o anti-Zune). Semplicemente è un prodotto che non mi interessa, perché non fa quel che promette e che mi serve (cioè visualizzare video DivX e XviD in mobilità senza conversioni, ecc.).
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Sulla smanettabilità, sono un power-user e non un programmatore o un amministratore di sistema, quindi tendo a non bazzicare il mondo Unix (in cui peraltro mi muovo, ma riesco ad usare solo la command-line). Buttarmi su Linux in casa è una faticaccia e per lavoro DEVO usare Office: il mondo Windows mi dà la smanettabilità e anche l’immediatezza quando mi è richiesta.
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Se poi vogliamo dirla tutta, le pippe mentali che la gente fa sui sistemi operativi sono la più colossale sopravvalutazione di inezie: sbarcasse un alieno sulla Terra morirebber dal ridere nel vedere come noi terrestri ci arrabattiamo a discutere le micrometriche differenze tra sistemi operativi sostanzialmente identici dal punto di vista della user-experience (se notate io non lo faccio quasi mai se non trascinato: preferisco parlare di hardware e di mercato).
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Tutto qui: l’estasi su OsX e il vituperio di Windows (e viceversa) sono la più colossale montagna di aria fritta: si tratta di inezie ergonomiche, fortemente viziate da gusti personali, estetiche imposte o di moda, ecc. Ma i sistemi operativi a finestre si assomigliano tutti, si fanno le stesse cose per fare le operazioni fondamentali e perfino un balengo è in grado di usare intuitivamente Windows, MacOs o, per dire, Ubuntu.
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Lo dico senza polemica, ma l’enfasi con cui qualcuno esalta le “meraviglie” del proprio sistema operativo d’elezione (se è così poverino da eleggerne uno) mi ricorda sempre le scene di Has Fidanken, con Gianfranco D’Angelo che si esaltava di fronte ad un cocker costantemente immobile.
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Sono davvero spigolature, marginalia, micragnosi conteggi di click, ecc. Roba da forum di Punto Informatico, dove migliaia di nerd fanno a gara a chi ce l’ha più lungo.
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Ora mi sembra un discorso superato (lo era all’epoca del dibattito tra Spectrum 48K e Commodore 64): non ho memoria, dai tempi di Windows 3.1 e di OS/2 pre-Warp, di sistemi operativi castranti per l’utente: sono tutti lì, non gridate all’eresia, ma cambiano di pochissimo (e in ogni caso si possono tutti personalizzare a volontà).
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A me interessano le vere evoluzioni tecnologiche, quelle cosiddette “abilitanti”, cioè che permettono all’utente di fare cose nuove, esplorare/costruire nuovi paradigmi, aprire nuovi percorsi, ecc. Cogliete, please, la differenza tra innovazione, migliorie di prodotti già esistenti e introduzione a listino di prodotti simili a quelli già esistenti su listini di altre marche.
Per fare un esempio con Apple, che conosciamo tutti: l’Apple Newton (innovazione: di fatto nasce l’idea del tablet/pen computing portatile), la nuova infornata di iPod (di fatto uguali alla prima generazione come funzionalità: migliorano alcune prestazioni), il passaggio ad Intel (di fatto i mac diventano a livello hardware dei pc in tutto e per tutto, con componenti standard e nulla di dedicato).
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Può sembrare una stronzata, ma per esempio l’idea di mettere il Wi-Fi su un lettore portatile mp3 e rendere possibile (ecco la tecnologia abilitante) la connettività ad-hoc al volo, senza autenticazioni, ecc. è una tecnologia abilitante, che apre uno scenario di condivisione di contenuti. Magari è un pacco, ma è qualcosa di nuovo.
E guardate che una vecchia carampana come l’Apple Newton (che fu ahimé un flop ma a cui, come capite, sono affezionato come idea) era una novità della madonna, un’invenzione coi controfiocchi.
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Capite, quindi, la mia tristezza nel vedere che Apple diventa come la Grundig (ottima ditta, non c’è che dire, ma non esattamente una capofila del nuovo). E nel notare che la Microsoft di fatto tergiversa (la vera novità abilitante era il file-system innovativo che era iniziamente compreso in Vista e invece è stato stralciato). Due aziende che dormono bellamente sugli allori.
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Intanto chi innova è Google, che un po’ compra e un po’ inventa: la massificazione di applicazioni Web 2.0 di fatto rende possibili all’utente-massa cose nuove,prima appannaggio solo dell’utenza business (condividere un calendario, risorse, co-scrittura di testi, ecc.). E mentre Google innova, alcuni suoi compagni di strada (vedi Nokia) fanno prodotti che suonano vecchi (il Nokia 770) ma in realtà sono nuovi (Nokia 770 non è un palmare col Wi-Fi: è un aggeggio palmare ideato, fatto e implementato per connettersi alla Rete ed essere operativo, VoIP e Instant Messaging inclusi: cogliete la differenza di destinazione d’uso alla radice).
“E’ che io coi fans non riesco a discutere, scusatemi: è impossibile criticare, discutere, ecc. senza che salti su qualcuno a tirare fuori l’idea per cui critico qualcosa solo perché mi sta in uggia. Non è così. So che è difficile capirlo per un fan, ma facciamo che parlo ai non-fans, alle persone equilibrate”
io non sono un fan, ho solo notato come non perdi un’occasione per lanciare frecciatine e battutine anti-apple, non che la cosa mi dispiaccia eh, figurati 🙂
Scusate ma questa discussione mi sta proprio prendendo…
D’accordo con sm quando parla di una scarsa o nulla innovazione nel mondo iPod. E’ vero, si va avanti col marketing e basta, tecnologicamente è non all’avanguardia, anzi… (però occhio che la radio come accessorio A PAGAMENTO adesso c’è).
Non sono assolutamente d’accordo invece quando dice:
“Ribadisco, semplicemente, quello che penso dal 1997 in poi (anno in cui ho smesso di lavorare coi mac) dell’azienda di Steve Jobs: sarà utilissima per l’utente medio e/o mediocre che non vuole patemi col computer e gli aggeggi affini, ma a me smanettone con una discreta consapevolezza informatica dà noia.
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E’ la differenza tra un villaggio vacanze super-organizzato e tutto carino ma prevedibile e un viaggio fai-da-te, con più rischi, più scomodità e più opportunità.
A ciascuno il suo: dopo 10 minuti in un villaggio vacanze io farei una strage, partendo dall’animazione.”
Se pensiamo a OsX questo è vero e falso allo stesso tempo.
E’ vero che il so di Apple cerca di farti fare le cose come vuole lui, ma è anche vero che, essendo unix based, ti permette di personalizzarlo e “smanettarci” quanto vuoi, molto più di Windows.
Per quanto mi riguarda ho un’esperienza decennale come sysadmin con Windows, Solaris e Linux e ho fatto lo switch prorpio perchè a mio avviso OsX è l’unico sistema al mondo che ti permette di fare le cose di tutti i giorni semplicemente (come ti permette ad esempio Windows) ma se vuoi fare qualcosa di più ti da il completo controllo sul sistema operativo (come Linux).
Insomma, son con te nella “guerra” anti ipod (sebbene ne possegga due, ma lo ammetto, SOLO PER IL DESIGN), ma non dimentichiamoci che Apple è anche computer e sopratutto OsX.
No, ho fatto delle considerazioni obiettive, numeriche, ecc.
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Mi spiego: non ce l’ho con la Apple.
Anzi, ce l’ho con la Apple nella stessa misura in cui ce l’ho con tutte le corporation che giocano sporco coi consumatori.
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Non a caso nel post prima prendo un paio di distanze dall’iPod-killer di Microsoft e dalla Microsoft in generale.
E’ che io coi fans non riesco a discutere, scusatemi: è impossibile criticare, discutere, ecc. senza che salti su qualcuno a tirare fuori l’idea per cui critico qualcosa solo perché mi sta in uggia. Non è così. So che è difficile capirlo per un fan, ma facciamo che parlo ai non-fans, alle persone equilibrate.
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Tornando a bomba: l’oggetto del post è la mancata innovatività di Apple, che mi sembra si stia sedendo sugli allori. Non ho scritto che la Apple fa schifo o che sta per fallire.
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Ribadisco, semplicemente, quello che penso dal 1997 in poi (anno in cui ho smesso di lavorare coi mac) dell’azienda di Steve Jobs: sarà utilissima per l’utente medio e/o mediocre che non vuole patemi col computer e gli aggeggi affini, ma a me smanettone con una discreta consapevolezza informatica dà noia.
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E’ la differenza tra un villaggio vacanze super-organizzato e tutto carino ma prevedibile e un viaggio fai-da-te, con più rischi, più scomodità e più opportunità.
A ciascuno il suo: dopo 10 minuti in un villaggio vacanze io farei una strage, partendo dall’animazione.
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Quindi sto dicendo solo una cosa: che per me i prodotti Apple spesso e volentieri sono irrilevanti, così come lo sono tutti i prodotti informatici un po’ omogeneizzati e di massa, con le funzioni al minimo. Quelli che stravendono, insomma.
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Niker: non ho mai scritto che la mancanza di innovazione porti a scarse vendite.
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Anzi, la mia impressione è che Apple stia massimizzando la grana proprio vendendo sempre lo stesso prodotto (l’iPod) alla gente, con poche novità reali. Chi glielo fa fare di spendere soldi in ricerca e sviluppo? Meglio il marketing: costa infinitamente meno e rende molto di più. Conta che l’ultimo oggetto nato dalla ricerca Apple è stato il tragicomico Motorola ROKR…
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Però partiamo dall’assunto che ciò che è di successo non è automaticamente bello e innovativo. “Amici di Maria De Filippi”, per fare un esempio, fa milionate di spettatori, sbanca l’audience ma non è un modello televisivo nè per qualità nè per forza innovativa.
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Capisco che io e Steve Jobs (o Mario De Filippi) abbiamo obiettivi e interessi diversi (lui la grana, io l’innovazione tecnologica [ma anche la grana, tuttavia non dispiace…] e lei l’audience), ma è giusto dire le cose come stanno e criticare/analizzare/dibattere i grandi temi e protagonisti del mercato high-tech.
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Insomma, faccio critiche qualitative e non quantitative. Altrimenti in base allo stesso principio Microsoft ha sempre ragione, visti i numeri impressionanti di vendita di Windows.
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Questo discorso vale ancora più per Apple, la cui base.utenti è piuttosto carente in quanto a capacità autocritica, soprattutto se fatta fuori dalle “mura di casa”.
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Le cose migliori e più coraggiose le scrive il buon Distretto 71 (www.distretto71.net) su Applicando (e sul suo blog): lui è un vero utente Apple che pensa “different”, leggetelo.
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[a margine: giusto ieri ho stroncato lo Zune e parlato male della Microsoft: quanti utenti si sono lamentati del fatto che “odio” Bill Gates e la sua azienda? Non è forse il caso di aprire gli occhi ed essere prima consumatori e poi solo dopo “militanti” di un brand? Mi sembra una questione di maturità.]
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Potrà sembrare un paradosso, ma Apple ora guadagna perché non innova, perché sfrutta la fans-base disposta (parole di Jobs) a “cambiare iPod ogni anno”, anche se è sempre la stessa cosa.
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In tutta franchezza, i nuovi iPod dell’ultimo keynote sono – in quanto a funzionalità – sempre gli stessi. Cambia il guscio. E la gente è disposta a pagare per un guscio diverso (non solo con i prodotti Apple, beninteso: pensiamo alle automobili).
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Quello che dico è che ultimamente non sta innovando, che continua ad essere sovraesposta sui media (è un dato di fatto, una considerazione, non una lamentela) nonostante non stia proponendo nulla di innovativo o di coraggioso (es. il primo iPod non era innovativo, visto che c’erano altri player mp3 con hd sul mercato, ma era coraggioso perché Apple ha creduto alla sua massificazione) e che sta passando all’incasso. Cosa che a me osservatore esterno piace ben poco.
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Perdonatemi, ma adeguare la propria linea di computer alla concorrenza Intel non è innovazione: è fare 2 anni in 1 dopo essere stati bocciati in “processori”.
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Quello che dibatto è l’identità Apple: da grande innovatrice (perché dal 1984 al 1997 è stata uno dei motori dell’innovazione informatica, non ci sono cazzi) a venditrice di (ottimi?) elettrodomestici del nuovo millennio. Ma l’azienda pioniera che fine ha fatto? Credo dovrebbero chiederselo gli utenti Apple per primi, quelli che scelsero la via di Cupertino perché fino a 10 anni fa “osava”.
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Sull’iTV non ho perplessità, visto che possiedo un aggeggio che fa le stesse cose (a dire il vero molte di più) e lo considero l’acquisto tecnologico più azzeccato degli ultimi tempi, dopo il Nokia E61.
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Mi inquieta che Apple tergiversi, che presenti solo ora un media-extender che poteva lanciare tranquillamente 3 anni fa (epoca in cui i primi DSM della D-Link sbarcavano sul mercato). Anzi, fa aspettare la gente fino all’anno nuovo (temo a prezzi inverecondi).
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Il mio unico dubbio sui media-center dei colossi (Microsoft e Apple) è la libertà che concedono: non utilizzerei mai Windows XP Media Center Edition, perché decide lui cosa posso vedere e cosa no. E non utilizzerò iTV per lo stesso motivo: io voglio vedere Lost [e altre tremila serie] sul televisore e in alta qualità, scaricando le puntate dalla Rete (gratis) nei formati più diffusi, cioè attualmente DivX e XviD. E non voglio sentire nemmeno pronunciare la parola DRM.
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Onde evitare di farmi fregare da Apple e Microsoft, uso una soluzione extra-computer: non mi schiero e tengo i computer spenti (così non ho ventole, altri schermi, tempi d’attesa biblici, ecc.).
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Come già spiegavo, uso due Hd esterni collegati ad un Linksys NSLU 2 (che è uno scatolozzo a cui attacchi 2 hd usb 2.0 e lui li mette in rete a computer spento) su cui ho installato Twonkymedia (www.twonkymedia.de).
Il mitico “sluggone” (questo è il soprannome dell’NSLU 2) di fatto è un mini-computer con sopra una sua versione di Linux e chi smanetta un po’ ci fa cose turche. Io mi limito ad installarci le cose che trovo qui (http://www.nslu2-linux.org/wiki/Unslung).
[a giorni provo un client bit-torrent per NSLU, così scarico la notte a computer spento, direttamente sui dischi esterni]
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Così col mio D-Link DSM 320 RD riesco ad accedere ai dischi con sopra foto, audio e video senza tenere rumorosi Pc accesi, senza tirare cavi o coinvolgere il Wi-Fi. E guardo tutto in Tv, ascolto le radio online a computer spento.
Il tutto senza usare media-center gentilmente vendutimi a caro prezzo da padroncini stronzetti dell’high-tech, siano essi la Microsoft o la Apple.
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Non mi avranno.
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Ovvio, sono uno che (anche se a fatica) tecnologicamente se lo può permettere: ho il tempo per documentarmi e per fare le prove e una discreta esperienza come informatico (tipo che sono riuscito a far funzionare l’NSLU dopo che per 3 giorni l’ho “ucciso”…).
Quindi è vero, non sono un utente-massa, per quanto riguarda certi prodotti.
E spero che tutte le persone con un minimo di competenza facciano di tutto per non esserlo e per ragionare con la propria testa. E questo vale anche per certi utenti mac (diciamo i non modaioli).
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Se non facciamo le pulci noi ai giganti dell’informatica, allora subiamo le monoculture fino in fondo e attendiamoci un’esistenza all’americana, dove andare al ristorante significa scegliere da quale catena industriale farsi rimpinzare.
Per finire, su Unbox.
E’ inutile ne abbiamo gi parlato.
Amazon ha fatto Unbox perché ha paura che il suo business dei dvd possa un giorno andare male (ora si mormora che anche WalMart si stia muovendo), non perché voglia davvero far affermare quel tipo di distribuzione: è una mossa difensiva.
Ad Amazon non interessa:
– che il software non funzioni (decine di articoli su tutti i forum, nemmeno un giornalista che ne parli positivamente);
– che i prezzi siano assurdi e più alti dei dvd veri comprati ad amazon (cosa mi importa se non vendo, tanto vendo i dvd veri?);
– che la licenza e il drm siano assurdi (un commento per tutti http://www.boingboing.net/2006/09/15/amazon_unbox_to_cust.html );
– che non c’è nessun interesse a fornire un servizio internazionale;
– che non c’è nessuna strategia per il trasferimento dal computer al salotto.
Detto ciò, perché Amazon ha tanti film e Apple no?
Le liti con le major del cinema: semplice, semplice, semplice.
Non si sono messi d’accordo sui prezzi, Amazon lascia libertà, i prezzi LI FANNO le major, non Amazon, Apple invece vuole un modello a prezzi più bassi.
Come puoi non apprezzare questo sforzo di Apple per un servizio migliore all’utente (è vero che lei lo fa per vendere iPod, ma li venderebbe anche con i film a prezzi non fissi).
La strategia di Apple è semplice, finora ha sempre fatto così: care aziende, con noi ci mangiate su poco, le vacche grasse on-line non funzionano.
Per loro è importante cominciare con qualcosa, e qualcosa ce l’hanno sempre visto che Jobs è nel board di Disney.
Poi la piattaforma ha successo e gli altri, pur se controvoglia si accodano.
E’ andata sempre così, non è che Apple preferisce partire con pochi titoli perché le piace. Non è che preferisce partire con pochi titoli perché non ha concorrenza: parte con pochi titoli perché le major chiedono TROPPO all’utente.
La Apple con lo store fa solo break even, non accetta che le major siano così greedy.
Non capisco come tu, da uomo di sinistra quale sei, non riesci ad apprezzare nemmeno minimamente quel tipo di sforzo.
Figurati se le major non preferivano andare con lo store più affermato a parità di condizioni: per ora hanno scelto la via più sicura, poi si vedrà.
Su iTV.
Ma quando capirai che la differenza tra te e un utente di massa è enorme.
Non puoi pensare di dare attrezzi d-link o orridi da usare lettori Creative a gente che non sa nemmeno cosa sia un ogg, un cavo s-video, una rete da configurare ecc.
La grandezza di Apple nel mercato del’elettronica di consumo sta tutta qui: aspettare (e lo ripeto aspettare, non anticipare) che il mercato sia pronto, mettere tutto a punto e lanciare un prodotto che funzioni e che abbia il minimo di funzionalità (il minimo, non il massimo).
Tu non sei il loro target, se li critichi, probabilmente è tutto ok.
E’ inutile ricordare i commenti (vai su macrumors.com e cerca thread n. 500) all’uscita del primo ipod: tutti pensavano sarebbe stato un flop, niente radio.
E dello shuffle senza schermo?
Le vendite non ti contraddicono, perché hai ragione a dire che qualche funzionalità manca, ma danno comunque ragione alla strategia Apple.
iTV se funzionerà bene (per ora sono solo supposizioni) sarà un gigantesco passo di Apple all’interno del salotto.
L’odio viscerale di S.M. su tutto ciò che è Apple è ormai certificato.
Che gli ultimi keynote sono stati tutti noiosi è un mito davvero da sfatare: non fai altro che ricordare quello di iPod HiFi + macmini + custodia, che era una piccola presentazione in uno stanzino e che i media avevano pompato troppo.
Nel penultimo hanno solo annunciato il passaggio a Intel delle macchine professionali, che finalmente tornano ad essere potenti e super concorrenziali (tra 500 e 700 dollari più economiche di un Dell comparabile, nonostante tanti Dell fan abbiano provato in tutti i modi a smontare questa verità). Poi, essendo una conferenza per sviluppatori, hanno annunciato un po’ delle feature del nuovo sistema operativo… cosa volevi uno space shuttle a 1000 euro?
Nell’ultimo invece hanno solo completamente rinnovato iTunes (che è ora effettivamente meglio organizzato anche se con qualche difetto di gioventù, comunque difetti incredibilmente più piccoli di Unbox Player), l’iPod Shuffle e l’iPod Nano, raddoppiando capacità, diminuendo prezzi, rinnovando il design e facendola finita col problema graffi. Così, tra le righe, hanno migliorato anche l’iPod più grande, abbassando di brutto il prezzo, migliorando la batteria e la luminosità dello schermo. Due anni fa per tutte queste cose ci sarebbero voluti tre keynote. Poi, visto che non avrebbero avuto tempo, hanno dovuto fare a meno di presentare i nuovi iMac con processori nuovi, prezzi abbassatissimi e nuova belva da 24 pollici: li hanno introdotti senza nessun evento 6 giorni prima del keynote (e pensare che secondo te non avevano niente da dire).
Dimentico qualcosa? Ah già l’iTV, ma di quello parleremo dopo.
In ogni caso è vero che qualcuno si aspettava di più, ma cosa vuoi che ti dica, gli utenti Apple si aspettano sempre chissà cosa, mentre la borsa ha reagito bene, tutto quello che aveva guadagnato nell’attesa del keynote (10%) non l’ha perso nemmeno un po’ (per confronto puoi guardare il 5% perso in un pomeriggio dopo il keynote della custodia di pelle).
insomma dai, si era capito che tu la apple proprio non la puoi vedere e che ogni tanto l’obiettività salta 🙂
È sicuramente un momento di stanca. Però secondo me ha anche ragione Mantellini quando dice che non è tanto Apple a non presentare più novità, quanto piuttosto i suoi fan più accaniti che pretendono sempre di più e vivono in una sorta di noia da Keynote. Lo dimostra quello che dice Gianx su Leopard: sono state fatte vedere poche features del nuovo sistema operativo, ma a me sono sembrate tutte (con l’eccezione dei emplate di mail che spero nessuno usi) piuttosto innovative. Certo, vanno in una direzione di miglioramento di qualcosa che già esiste, ma Apple non aveva mai detto con Leopard di vcoler rivoluzionare OSX: si tratta di un upgrade di quest’ultimo.
Detto questo, non si può negare che il servizio di distribuzione film sia ben poca cosa, ma io credo anche ci sia un’estrema cautela (giusta o sbagliata, non so dire) da parte di Apple su quello che è comunque un mercato tutto da creare.
Le considerazioni sull’aggiornamento di iPod mi sembrano invece poco condivisibili: cosa vuol dire che l’aggiornamento sarebbe un’ammissione dell’inadeguatezza del modello precedente? A parte che il modello precedente era più che adeguato per quello per cui era stato pensato (tastare il polso della possibilità di mettere video in un DAP attraverso i vcast e i contenuti leggeri: si sa bene che Jobs non ha mai amato l’idea del “film portatile”) descrivi la cosa come se le altre marche non aggiornassero mai i loro modelli con l’avanzare della tecnologia: allora chiunque faccia uscire un nuovo modello di un certo prodotto, ammette l’inadeguatezza del precedente? Mi sembra esagerato.
Ciao, hai ragione purtroppo su tutto.
Purtroppo perchè sono un entusiasta dei prodotti Apple (anche se ho switchato da meno di un anno), ma non sono così fanatico da non vedere che negli ultimi due keynote di innovazioni non ce ne sono state.
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iTV ha dalla sua l’unico pregio che è HDTV compliant.
Per quanto riguarda la scelta migliore io sono due anni che uso una XBOX moddata con HD da 80gb (anche se ultimamente “streamo” i film direttamente dal Mac).
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Anche il nuovo sistema operativo annunciato (OsX 10.5 Leopard) non ha tutte quelle features innovative che ci si aspetterebbe: lo sò che è difficile migliorare il miglior sistema operativo del mondo (scusate il gioco di parole), ma da Apple ci si aspetta proprio quello.
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Speriamo (lo dico da appassionato) che Apple si riprenda presto…