Qui in casa Suzukimaruti sta andando per la maggiore Studio 60 On The Sunset Strip, cioè la nuova serie che riempie il vuoto nei nostri cuori lasciatoci dalla dipartita di West Wing (nota: ho già proposto Bartlett come leader del Partito Democratico).
Ovviamente il tema è ben altro: dalla società politica alla società dello spettacolo. Però lo stile è lo stesso: il trionfo del retroscena, che qui è più spettacolare che mai, trattandosi di un vero e proprio dietro le quinte. Per di più è metatelevisione, giacché la serie parla di come viene prodotta una serie Tv.
Il cast è notevole, il team produttivo pure. Il risultato finora è decisamente buono, anche se è una serie molto parlata, difficile da comprendere. Ma no problem: ci sono già i sottotitoli della prima puntata.
Se l’avete vista, commentate e dite la vostra.
Intanto è lì in arrivo il season premiere della terza stagione di Desperate Housewives: stiamo a vedere se la serie “tiene”. All’inizio della seconda stagione molti facevano i profeti di sventura (in effetti il suo secondo decollo era stato così così), ma nel corso delle puntate è cresciuta, al punto di arrivare ampiamente ai livelli della prima stagione, se non oltre. Non ho seguito assolutamente gli spoiler o il chiacchiericcio pre-stagione, quindi la approccio completamente alla cieca: vediamo.
Gran bella serie, ma fra quelle che hanno esordito in questa stagione per me è superata da Dexter (canale Showtime).
Comunque per me il colpo di fulmine più recente è stato per Rescue Me, canale FX, arrivata alla terza stagione e ancora inedita in italia. Su Subsfactory ci sono i sottotitoli delle prime quattro puntate. La consiglio spassionatamente, specie ai fan di saghe eccentriche e fuori dai generi come Nip/Tuck, Big Love o Six Feet Under.
i sottotitoli italiani li trovate qui:
http://www.subsfactory.it
direttamente dal gruppo di traduttori che se ne occupa.
adesso sono arrivati all’episodio 9.
ciao ciao
dove si possono trovare i sottotitoli degli episodi di questa serie? ho provato a guardarne uno e senza sono in difficoltà! ho visto il link a quelli italiani del primo, ma per gli altri voi come fate? grazie mille.
Visto la prima di Studio 60: il monologo iniziale è la migliore prefazione a tutta la serie.
L’ingresso in scena di Matthew Perry e Bradley Whitford (Josh Lyman di West Wing) è un incastro ben riuscito. Il finale con sottofondo Under Pressure dei Queen sarà scontato ma è geniale.
Programmiamo il feed di Utorrent 🙂
concordo: probabilmente è la migliore tra le serie iniziate quest’anno, tra quelle che ho visto. che meraviglia.
(so che sei infottato come me su queste cose, se passi da me c’è un luuungo post in cui parlo di 9 nuove serie, se ti interessa
http://giovanecinefilo.splinder.com/post/9421105
e scusami lo spam indecente ^^)
Ne ho parlato anche sul mio blog, e mi ripeto volentieri: Studio 60 è a mio avviso il miglior pilot della nuova stagione TV USA, e già non vedo l’ora di vedere il secondo episodio (penso che me lo papperò oggi).
Su Desperate: la seconda stagione l’ho trovata praticamente pessima e non ho ritrovato la “ripresa creativa” che ci hai visto tu. Ma la premiere della terza mi ha abbastanza convinto, magari resto fedele per un altro anno! 🙂
Molto bello Studio 60: bello il Pilot ma poteva essere difficile da ripetere, e invece l’episodio 2 sembra aver messo lo show sui giusti binari con ritmo, l’abbozzo dei primi archi, i meccanismi che si incastrano.
Dissento invece su Desperate Housewives, secondo me alla fine della seconda stagione ormai tiravano fuori dal cilindro le cose peggiori, sempre di più e sempre di più. C’è chi salta lo squalo chi abbandona il figlio che… [no spoiler]
In realtà la premiere delle Desperate housewives è stata due giorni fa. Appena posso la vedo, speriamo bene.
a proposito di politica&spettacolo, il mio personale oscar della settimana va al buon vecchio gordon “jago” brown, che è riuscito ad infilare nel suo intervento al congresso del labour la seguente perla: “It will not be a surprise to you to learn I’m more interested in the future of the Arctic circle than the future of the Arctic Monkeys”… carina, no? Sul telefilm: mo’ mi agigorno e poi ti dico 🙂