Come sapete, dal giorno in cui il mancato voto di fiducia di Rifondazione Comunista fece cadere il primo Governo Prodi non mi fido più di Rifondazione Comunista.
Lo dico apertamente e spero mi tuteli dagli strali di qualche potenziale elettore di Rifondazione (che spero si ravveda in nome del buonsenso): non lo faccio per anticomunismo o per un insano attacco di sentimenti destrorsi, non potrei proprio vista la mia storia umana e politica.
Il fatto è che Rifondazione la conosco benissimo, come le mie tasche. Non fosse altro perché quando nacque a Torino ero lì, addirittura contento. Non vi ho militato apertamente, ma per un po’ è stato il mio referente politico (diciamo per gran parte della gestione Garavini). E poi con i militanti torinesi di Rifondazione e la relativa federazione giovanile (e anche i collettivi studenteschi che facevano capo ad essa) ho passato anni gomito a gomito, quasi quotidianamente. Era un periodo – durato circa 10 anni – in cui vivevo l’impegno politico in modo ossessivo, come una vestale, e penso di essermi fatto vere e proprie "overdosi" di sinistra in ogni sua declinazione più o meno perversa, tra assemblee, cortei, amicizie e frequentazioni personali, ecc.
Ecco, io sono qui a chiedere alle persone di buon senso, anche a quelle che si devono per forza sentire "più a sinistra" dei DS, di non votare per Rifondazione. Non per cattiveria, non per astio, ma perché rischiamo di farci del male, di eleggere gente inaffidabile, che in nome di un’intransigenza ai limiti dell’ottusità potrebbe riconsegnare il paese alla destra, come ha fatto in passato. E noi un altro quinquennio di Berlusconi non possiamo permettercelo.
Penso che questo articolo del Corriere della Sera su Rifondazione spieghi tutto. (da leggere assolutamente: merita e apre gli occhi)
Insomma, ci rendiamo conto che il 41% dei dirigenti di questo partito (la minoranza anti-Bertinotti) sono in gran parte trotzkisti?
A parte il fatto che la definizione di "trotzkista" nel 2006 fa ridere quasi come il conseguente concetto di "rivoluzione permanente", che può sembrare uno slogan della L’Oréal, la cosa che mi spaventa è che quasi metà dei "capi" di quel partito si rifaccia a categorie di pensiero così vecchie e fuori dal mondo da essere quasi comiche.
Ma c’è di peggio: Rifondazione lascerà ben 9 seggi sicuri a rappresentanti della sua minoranza. Gente che non voterà la fiducia ad un eventuale governo di centrosinistra, gente che dice (testualmente) "No al governo con i banchieri dell’Unione".
Ora, ditemi voi che senso può avere votare un partito che – per di più al Senato dove la maggioranza parlamentare potrebbe essere risicatissima – fa eleggere 9 persone che voteranno, insieme alla destra, contro un eventuale governo di centrosinistra. Ma ha senso?
Guardate che il dibattito qui è pragmatico, è puramente di buonsenso. So benissimo che si può essere più di sinistra dei DS e che probabilmente ci andrebbe un qualcosa che rappresenti chi non ce la fa a votare Fassino & C e vuole stare oltre.
Ma mi chiedo quanti di quelli che votano Rifondazione davvero desiderano eleggere gente che vota contro un governo di centrosinistra e che fa volantini che inneggiano (sul serio, senza che a nessuno scappi da ridere) all’abbattimento dello stato capitalista.
Ma, soprattutto, mi chiedo che senso ha (e che sanità mentale media ha) un partito che ha una minoranza così massiccia di gente che pensa che la sinistra debba stare per definizione all’opposizione (cazzo, il 41%: alla faccia della minoranza), che rimpiange il PCI e addirittura il PCUS, che flirta coi COBAS e con i casseur, ecc. E dire "sinistra per forza all’opposizione" automaticamente significa "destra al potere". Non ci sono posizioni intermedie.
Leggetevi questo documento programmatico delirante di una delle figure più importanti del 41% di minoranza rifondatrice (ma basta legggere i titoli dei capitoli…): vuol cacciare Berlusconi dal Governo, cacciare l’Ulivo dal Governo e contemporaneamente stare all’opposizione. E chi governa?
Oppure leggetevi quest’altra perla di mozione congressuale, intitolata "Rompere con Prodi: preparare l’alternativa operaia". Cazzo, sembra il titolo di un disco heavy metal.
Io ho l’impressione che Rifondazione, a parte lo zoccolo duro, raccolga molto voto superficiale, cioè gente che vota "comunista" perché si sente molto di sinistra, ma di fatto non "vive" il partito, le persone che lo animano, la quotidianità di chi lo rappresenta, ecc.
Ecco, io inviterei tutti a farsi un giro ad un’assemblea di Rifondazione (anzi, un comitato centrale/federale o come cavolo lo chiamano ora) e ascoltare gli interventi. Ci metto una mano sul fuoco che quasi metà degli interventi saranno un’esperienza psichedelica, con gente che – sul serio – inizia i discorsi dicendo "come diceva giustamente il compagno Mao…", che ancora crede al socialismo reale, che difende apertamente la dittatura cubana (ricordiamo, per esempio che a Cuba i gay sono perseguitati per legge, anzi diciamola in modo terroristico ed efficace "Nichi Vendola a Cuba sarebbe già stato incarcerato"), che apertamente crede ad un "partito rivoluzionario".
Davvero, leggetevi i manifesti, i volantini e i documenti del 41% dei dirigenti di Rifondazione Comunista, perché sono un salto indietro nel tempo o quattro passi nel delirio. Ricordo con terrore uno di questi trotzkisti che – ovviamente ripreso da non so più quale trasmissione di Mediaset – inneggiava a Stalin e giustificava in parte il brigatismo rosso.
E ricordo Mara Malavenda, eletta con Rifondazione che già nel 1996 votò insieme alla destra contro la fiducia al primo Governo Prodi.
Confesso anche che scrivere queste cose mi costa un po’, visto che in Rifondazione ho un tot di amici e addirittura una delle persone citate nell’articolo del Corriere è un’amica di famiglia da una vita (e prima che diventasse europarlamentare la incontravo tutte le sere mentre portavamo a passeggio i rispettivi cani). Ma è anche una che per anni ha fatto – da sola – opposizione a Chiamparino in Comune, insieme alla destra.
Lo dico a coloro (spero pochi) che progettano di votare Rifondazione e sperano che questo serva a mandare via Berlusconi (per sempre) e ad avere un mondo migliore: state attenti, il vostro voto potrebbe eleggere (ora con le liste bloccate non dipende dall’elettore) uno che magari vota contro un governo di centrosinistra, che magari non sarà il massimo, ma è già un passo avanti rispetto a Berlusconi & complici.
Già solo per il fatto che Rifondazione ha dato 9 seggi sicuri a gente che in Senato voterà come Calderoli, Castelli e Gasparri (ovviamente con motivi diversi, ma esito identico), ma chi ce lo fa fare? Perché votare un partito che elegge un sesto circa della sua rappresentanza parlamentare composto di gente che vuole stare all’opposizione?
E voi, votate Rifondazione perché pensate che debba governare la destra? O votate Rifondazione perché sperate che la sinistra (più o meno sinistra) governi e faccia cose di sinistra?
Insomma, consideratelo un appello alla vostra logica: su 60 seggi sicuri (più i bonus) per Rifondazione, 9 saranno di gente che vuole che la sinistra stia all’opposizione e voterà di conseguenza. Gente che non crede al sistema parlamentare, in gran parte.
Non vi basta come motivo per votare – magari a malincuore – un altro partito di sinistra?
Nota: non sto dicendo che i DS siano i migliori (lo penso, ma non è questo il punto) e sono più che certo che chi vota Rifondazione lo fa in buona fede, cercando di fare qualcosa di sinistra. Mi limito solo a discutere gli effetti logici e fattuali di un voto a Rifondazione. Una questione puramente matematica e di efficacia del voto. Votereste un partito in cui un sesto degli eletti non fa quello che – come elettori – gli chiedete di fare?
Vanno bene perfino i Comunisti Italiani, che vista l’età media del partito (il più gettonato nelle bocciofile) non possono fare male più di tanto. Va bene perfino votare per i Verdi, che hanno lo stesso programma della maggioranza bertinottiana di Rifondazione, ma non candidano "nemici di fatto".
Ma in nome della logica, se ci tenete che la destra perda, non governi, non faccia danni e questa Italia migliori un po’, votate altro all’interno del centrosinistra.
Anche perché un partito rappresentato per il 41% da trotzkisti o peggio non credo sia ragionevole, nel 2006. E dubito che il 7,5-8% degli elettori italiani (che è quanto Rifondazione prenderà alle politiche, decimale più, decimale meno) siano per il 41% trotzkisti, filobolscevichi nel 2006, nostalgici di Mao e di Baffone.
nessuno si domanda mai perchè i veri autori d’idea non abbiano bisogno di ideologie eppure questi nessuno li citano all’interno delle ideologie stesse
siamo melanzane, ho casa vicino a Cossutta, mi piace molto la cameriera ricciola di Bonassola, il rosso e il nero non esistono e Rifondazione non ha mai tradito nessuno, campa di ideologia e di piè fermo come fanno altri 200 partiti europei
in svezia il neonazismo è istituzionale
chi urla fa pubblicità, non viene ascoltato, attrae semplicemente l’attenzione, genera novità, da un senso alla giornata
per favore, una sola cosa, evitate di nominare nomi russi a sproposito avendo letto riassunti o manifesti, è assai triste, tanto vale un bel tabula rasa e partire con onestà da ciò che ci circonda, oppure degnatevi di leggerli prima di citarli che dei movimenti TrozMarxLeninisti fondati a cazzo di cane è pieno il mondo
per dare un senso alla giornata appunto
Rifondazione la vogliamo no! Perchè alla fine sta con il padrone!
Rifondazione la vogliami si! Perchè alla fine sgancia il milione!
Riassumo in due versi la linea di questo partito…
ciao a tutti XD
Capitato per caso sul blog…letto l’intervento iniziale di suzukimaruti…
Desolante…
livoroso, astioso, zeppo di luoghi comuni, intellettualmente pigro, degno di un modesto agit-prop…
nessun desiderio di comprendere le ragioni che inducono tanti a votare PRC, nessuna analisi che si affranchi dalla solita sciatta superficialità ….solo il minestrone sprezzante di chi è presuntuosamente convinto della propria “brillante modernità”.
Una modernità fatta di privatizzazioni, precarietà (vedesi Legge Treu), “guerre umanitarie” (vedesi il Kosovo), CPT, bicamerali, finanziamenti alle scuole private….
Fiero di votare Rifondazione, come del resto hanno gà deciso di fare tanti esponenti ex-PCI e ex-DS quali Pietro Ingrao, Aldo Tortorella, Giuseppe Chiarante, Gianni Ferrara, Chiara Ingrao, Grazia Zuffa, Pietro Folena, Antonello Falomi, Mario Agostinelli..ecc..ecc..ecc..
Condivido appieno il tuo post anche se, in onor del vero, all’ultimo congresso le minoranze operaiste, trotzkiste e movimentiste hanno ottenuto un 15% di delegati, gli altri erano suddivisi tra la corrente bertinottiana (59%) che sostiene l’ingresso nel governo dell’Unione e una corrente “togliattiana” (26%) che sostiene l’appoggio esterno.
Sono convinta sia possibile interpretarla anche così la reazione di Rifondazione,come un demenziale dispetto,ma continuo a pensare,che non sia sato fatto per questo,ma per essere ascoltati.Quello che poi conseguì a queste scelte può essere in parte criticabile.Non per essere ripetitiva,ma credo che Fausto si sia dato una calmata,e abbia capito in che merdaio è stato il paese in questi 5 anni,e sacrificherà un po’ delle sue convinzioni a beneficio del popolo.
Berlusconi è una piaga immonda, l’Unione la cauterizzarà!
(detto questo, Marilde è un’amica di famiglia da anni: eravamo nella stessa sezione e nonostante sia dell’ala dura di Rifondazione le voglio bene lo stesso)
Giulia, nessuno vuole negare a Rifondazione di essere Rifondazione, ci mancherebbe.
Però far notare che RIfondazione deve ancora chiarire la sua identita, cioè
.
a) sono un partito di antagonisti e/o massimalisti, che vogliono stare all’opposizione permanente
b) sono un partito di sinistra che vuole governare, che è nemico vero della destra, ecc.
L’esempio del fatto che Rifondazione abbia tolto il voto di fiducia al governo Prodi calza a pennello.
Il massimalismo per cui Rifondazione non era contenta dell’operato a suo dire troppo “blando” del centrosinistra, ha avuto un solo effetto: è andata la destra al potere, insomma è tornato Berlusconi, dopo una sfilza di governicchi di quel che restava del centrosinistra.
Cioè, per avere qualcosa in più di sinistra, ha finito per procurare all’Italia (insieme ad altre cause, non ultima la Bicamerale e gli errori di D’Alema) 5 anni sciagurati di destra al governo.
Guarda che ogni volta che ripenso che Rifondazione ha fatto cadere il primo governo di sinistra dell’intera storia d’Italia (che tra l’altro stava facendo decisamente bene), mi prende male. Mi viene in mente sempre l’immagine del marito che si taglia gli attributi per dare fastidio alla moglie.
Gentile Suzuki,
sono capitata per caso sul tuo Blog e sono rimasta colpita da questo post su Rifondazione.Dunque,premettiamo che io voto Rifondazione e sono simpatizzante attiva del partito,ed è giusto che tu lo sappia perchè non nascondo che questo influisca sui miei giudizi in merito.Ma oltre a questo,sono in grado di fare un analisi del suo operato oggi.Dunque,incominciamo dalla tua prima citazione realtiva alla “caduta”del primo governo dell’Ulivo,in quel caso non posso dare torto a Bertinotti,perchè immagino che si sia sentito,e lui non solo,utilizzato solo come fonte di voti,e non parte integrante della coalizione,in quanto le sue proposte di legge non venivano mai considerate.Inoltre,mentre gli altri del partito facevano giustamente il giro dell’italia per propaganda,lui si trovava fuori dalla Fiat Mirafiori e ai Metalmeccanici,insieme alla candidata sindaco Marilde Provera.Ha rivisto anche i parametri della patrimoniale,e mi sembra che abbia finalmetne abandonato l’egida della proprietà communitaria per tutti.L’unica cosa che mi viene in mente di criticare di Rifondazione? La scelta di non far mai ricorso ai media per publicizzarsi e quindi di restare spesso come “elitè”compresa da pochi,questo si.
Per il resto perdonami,ma credo che utilizzare come documento programatico,il comunicato di un Circolo solo sia un po’ poco.Qui a Torino,siamo tuttti intensamente convinti che l’Unione stavolta farà la differenza,ma senza dimenticare la peculiarità di tutti i partiti al suo interno.
Non potete chiedere a noi di Rifondazione Comunista di andare a ricamare le sottane dei preti come fa Mastella,che e di tutt’altro orientamento politico,ma convinto che la libertà non risieda in Belusconi,e questo ci avvicina.
Spero di essere stata esaustiva.
Cordialmente
Giulia
si dai, voglio leggere anche io la discussione sui Laibach. abitando in FVG ho avuto l’occasione di vedere molti loro concerti e, quando c’era ancora la Yugoslavia, di comprare i loro vinili nuovi a prezzo regalo, tipo 1000/2000 lire a disco… 🙂