Non per citare Alberto Tomba, ma "chi mi conosce" lo sa: sono geneticamente da sempre di sinistra, ho fatto in tempo ad essere iscritto un anno al PCI e a militarvi (nella federazione giovanile, ovviamente), ho sempre fatto militanza attiva, definisco la mia identità umana prevalentemente su base politica (poi musicale e poi gastronomica) e in generale mi considero uno di quelli dello "zoccolo duro": un miliante che non abbandonerà mai il partito erede del PCI (cioè i DS), a cui mi considero "organico", pur non avendo più la tessera da un po’ di anni, più che altro per pigrizia.
Detto questo, le bestemmie che sto tirando a sinistra, a certa sinistra, ultimamente sono tantissime. Il motivo è semplice: CERTA sinistra mi ha profondamente disgustato, rotto le palle e immagonito.
Guardiamoci in faccia: per la seconda volta in 60 anni di storia repubblicana abbiamo la seria chance di vincere le elezioni politiche e di governare, per di più cacciando il (di gran lunga) peggior governo italiano dell’età repubblicana e il peggior Presidente del Consiglio di sempre.
E altrettanto prontamente si "accende" la sinistra che perde, quella anti-moderna, legata a vecchi schemi, quella che spaventa i moderati e che è ingenua, stupida e ignorante.
Mi spiego meglio: sono 31 anni che "vivo" di sinistra e mi accorgo che i peggiori idioti dopo gli elettori di Berlusconi li ho incontrati dal mio lato. C’è un’intera sinistra che vive secondo schemi mentali ed esistenziali barricaderi, vetusti e spesso infantili.
Chi bazzica un po’ la sinistra (anche quella non militante) sa di chi parlo: quelli che vivono al di fuori della modernità e della contemporaneità (gente che non ha il cellulare, non usa il computer, aborrisce le automobili, non impara l’inglese e ne va fiera), quelli che dicono "io non guardo la Tv" e pensano sia una cosa buona, quelli che adottano un’estetica e banalizzano un’ottica no-global, quelli "barba+sandali+renault4" e in generale malati di un hippysmo senza felicità, quelli che sono mentalmente, culturalmente e ideologicamente all’opposizione di tutto.
Chiariamoci: non sono estremisti, non sono vetero-qualcosa. Sono idioti.
Con chi ce l’ho di specifico?
CRETINI 1 – I NO-COCA
Beh, cominciamo con il bersaglio più facile: le menti brillanti che hanno approvato l’ordine del giorno al Comune di Torino in cui si propone di boicottare la Coca-Cola perché il suo ramo colombiano tratta male i campesinos.
Giustamente il nostro amato sindaco Chiamparino – con cui da sempre più tempo condivido la linea politica al 100% – ha bollato l’iniziativa come un’idiozia, per il semplice fatto che è un atto di vetusto anti-americanismo, condotto non contro l’azienda ma contro il simbolo che incarna. Puro stile BR.
Come giustamente ha fatto notare un osservatore, i consiglieri comunali di Rifondazione e del centrosinistra che hanno votato a favore del boicottaggio sono bellamente tornati a casa dopo il Consiglio Comunale con le proprie Fiat. E si sa che la Fiat non è e non è stata esattamente un modello etico in quanto a trattamento dei lavoratori. Eppure…
E sono gli stessi consiglieri comunali che non hanno fatto alcuna iniziativa contro la Caterpillar, che pure fornisce a prezzo di favore i blindati con cui Israele distrugge le case dei palestinesi e massacra i pacifisti di tutto il mondo che cercano di difenderle.
Gli stessi consiglieri comunali che fumano sigarette a decine nel cortiletto del Comune. E le multinazionali del tabacco non sono la Caritas. Perché non smettono di fumare?
Insomma, i consiglieri comunali della maggioranza che anche io ho eletto decidono di sparare nel mucchio delle aziende "stronze" e prendersela con la Coca-Cola, perché è la Coca-Cola, cioè il simbolo degli Yankee, che loro odiano a priori e indistintamente.
Cazzo, ma nessuno ha letto Lenin tra questi?
Azioni di questo genere richiedono coerenza. Se inizi un boicottaggio hai il dovere morale di essere coerente e boicottare TUTTE le aziende che maltrattano i lavoratori (lungi da me il difendere gli infamoni della Coca-Cola in Colombia: l’unico colombiano che tratterei male di default è Montoya).
Perché la Coca-Cola sì e la Nike no? E la Reebok no? E le compagnie petrolifere? E le case farmaceutiche?
Insomma, tanto per cambiare non vince la logica o il senso della misura, ma la regola dell’emergenza gridata del momento, ecc. Ora va di moda prendersela con la Coca-Cola? Facciamolo, cosa ci costa?
Per di più il tutto è una gaffe mostruosa, perché come molte compagnie dell’industria del beverage, la Coca-Cola è una sorta di federazione di aziende su base nazionale. E la Coca-Cola Italia (che sarebbe oggetto del boicottaggio) non ha nulla da spartire con l’equivalente colombiano, salvo il disegno dei marchi. Anzi, qualche anno fa la Coca-Cola era pure sponsor della Festa dell’Unità…
Il risultato – che grazie al cielo non avrà luogo per l’intervento del Chiampa – sarebbe stato un’iniziativa inutile che riecheggia vecchi schemi filosovietici, spaventa i moderati, non ha alcun valore (figurati che danno può fare togliere la Coca-Cola dai distributori automatici del Comune… Intelligenti come sono, farebbero togliere solo la Coca e non le altre bibite del gruppo), non ottiene nulla e politicamente non conta nulla.
Insomma, un autogoal di quelli clamorosi.
Però fa sentire tanto bene chi vi aderisce, convinto di essere buono e giusto, mentre è un cretinetti che si unisce senza interrogarsi al coro di chi grida più forte. Complimenti.
A dare retta a certa sinistra boicottista, insomma, la vita sarebbe impossibile. L’unico modo di vivere coerenti sarebbe girare nudi o seminudi e vivere di raccolta di frutti spontanei (la caccia no).
Con ciò non voglio dire che sono contrario al boicottaggio di chi è in errore. Ma alla pagina 1 del Bignami del perfetto marxista c’è scritto che bisogna tenere conto della realtà, non cadere in astrazioni ed essere in sintonia col presente e di buon senso. Oppure si fa la figura dei peracottari…
Mi inquieta il fatto che chi fa politica sul serio (e si presume che un consigliere comunale sia tra quelli) non capisca che i modi e i tempi della politica sono diversi da cazzate di questo genere, che sono solo frutto di un anti-americanismo tanto idiota quanto dannoso alla sinistra.
Se un’azienda colombiana maltratta i lavoratori, ci sono modi diversi di sanzionarla. Non spetta certo al consiglio comunale di una città di un paese straniero, che per di più sbagla obiettivo… Insomma, ci sono enti preposti, ci sono forme di lotta internazionali ben coordinate, ci sono altri livelli di contrasto e ci sono ottime e collaudate politiche del consumo da applicarsi su larga scala.
Ma se domani la Invernizzi fa lo stracchino shakerando le mucche, non basta di certo il boicottaggio del comune di Sanpeire (CN) che non serve lo stracchino nella mensa aziendale a fargli cambiare idea.
Collegare mezzi e obiettivi: capitolo 2 del Bignami del perfetto marxista. Ci va tanto?
Mi inquieta il dilettantismo di certa sinistra. E mi spaventa l’idea che col proporzionale a liste bloccate non potremo scegliere chi votare. Favorirà il voto di scambio, ma un pensierino all’introduzione delle preferenze lo farei sul serio…
Per di più questi genietti sono spesso gli stessi che difendono e indicano come un modello la dittatura cubana. Un luogo dove fare il sindacalista è reato. E dove essere gay è proibito. E dove non esistono il diritto di sciopero, la libertà di espressione e di stampa (e le 35 ore in fabbrica). Ma Cuba non la boicottiamo, no? Basta una falce e martello a farcela stare simpatica?
Personalmente ci ho messo un po’ di anni a capirlo, ma sono giunto anni fa a 2 conclusioni fondamentali per la mia esistenza:
1 – che si dichiari "compagno" o meno, uno stronzo è uno stronzo, un dittatore è un dittarore, un arrogante è un arrogante
2 – i Nomadi, Vecchioni, i 99 Posse, ecc. fanno cagare pur essendo di sinistra (lo so che è irrilevante, ma per questa cosa fui "processato" dai compagni di militanza) e li si può disprezzare rimanendo di sinistra tanto quanto prima
CRETINI 2 – I NO TAV
Veniamo ad una delle vittime preferite dei miei improperi: i NO TAV.
Per chi non è pratico di queste cose, i NO TAV sono tutti coloro che protestano contro il passaggio della linea ferroviaria ad alta velocità nella Val Susa.
Non si capisce bene perché il suo passaggio è contestato in modo decisamente nullo o blando altrove, mentre in Valsusa trova oppositori a manetta. Cioè, magari si capisce anche ma merita un altro post che prima o poi farò.
Ecco, io i NO TAV non li sopporto, perché non li capisco e non sanno farsi capire (o forse non hanno argomenti).
Al di là di una naturale avversione per una grande opera che ti passa vicino a casa (ma in galleria sotto i monti per gran parte) e che genera naturalmente un po’ di scazzi, non riesco a trovare altri motivi per essere un NO TAV, se non una forma di "stupidità di sinistra".
Chi non è della zona non lo sa, ma la Valle Susa è un posto bruttissimo.
Pensate che già possiede una ferrovia totalmente fuori terra (cioè visibile), brutta e di fatto lentissima e inutile. E per di più è stata sventrata qualche anno fa da una terribile autostrada (carissima come pedaggio), che stanno raddoppiando perché messa com’è ora è inservibile. Autostrada quasi interamente costruita a cielo aperto, con poche gallerie.
Insomma, la Valle Susa – so che qualche valsusino si incazzerà, ma la verità va detta – rispetto ad un’idea bucolica di valle montana è brutta, inquinata, deturpata dall’edilizia industriale (in basso è tutta un capannone, possiede grandi fabbriche dell’industria pesante, brutte città di carattere industriale, per le quali è stata oggetto di immigrazione di massa dal Sud in passato – tanto che in certi paesi tipo Sant’Ambrogio si parla più calabrese che valsusino – ecc.) e percorsa da 4 corsie di autostrada.
Su questa autostrada e su una terribile statale (vanno entrambe fino in Francia) transita gran parte del traffico commerciale pesante (e leggero) diretto verso Ovest. Insomma, se vuoi andare in Francia in macchina o col tuo TIR passi per Susa, non ci sono alternative a meno che non vuoi passare per Ventimiglia, ma ti allontani tantissimo dalla direttrice Lione-Parigi-Mondo.
Se avete del tempo da perdere, fate un giro a Susa: è una città di antiche origini romane, non è una meraviglia ma nei dintorni si mangia bene.
Prima o poi vi capiterà di passare sulle celebri "rampe di Susa": sono tornanti a ridosso della città su cui ogni anno transita un numero spropositato di veicoli commerciali.
E sono uno dei luoghi più inquinati e invivibili del pianeta: immaginatevi i camion in prima che arrancano su un tornante in salita col motore su di giri. E in discesa mentre fanno freno motore e buttano polvere dei freni a secchiate.
Uno scempio ecologico, insomma: una valle attraversata da due percorsi su gomma pieni di TIR e di camioncini, automobili, ecc.
Un posto talmente inquinato da far pronunciare ad un oncologo piemontese la battuta " I valsusini per respirare l’aria buona scendono a Torino".
Per ovviare a questo scempio e per migliorare le rotte civili e commerciali verso Francia, Spagna, Benelux, ecc. a livello europeo si è pensato di costruire la linea ad alta velocità.
Il vantaggio è notevole: attualmente per andare in treno a Parigi ci va un tempo assolutamente demenziale; si fa quasi più in fretta a farla a piedi. Grazie al cielo i treni francesi recuperano il tempo perduto sulle ferrovie italiane, ma la Torino-Modane è un disastro di lentezza, su una tratta vecchia e malridotta.
Altro pregio dell’Alta Velocità quando passa in Valle Susa: è quasi tutta in galleria.
Visto che la valle è già rovinata da industrie, abusi edilizi di stampo mafioso (Campo Smith vi dice qualcosa?), una ferrovia, una statale trafficatissima e un’autostrada in fase di raddoppio, hanno deciso di non infierire. Va quasi tutta sotto i monti, con tunnel lunghi decine e decine di Km.
Insomma, il treno c’è ma non si vede.
Fatto sta che c’è una certa sinistra che protesta.
Non vogliono il treno ad alta velocità perché – come tutte le grandi opere – inizialmente richiede un po’ di rompimenti di balle, un po’ di espropri (pagati lussuosamente) di terreni e un po’ di fastidi che mi sembrano come minimo fisiologici. Capitasse a me un’alta velocità sotto casa probabilmente non sarei felicissimo, ma ragazzi il progresso deve fare la sua strada. E se si danneggia qualcuno lo si rimborsa profumatamente.
Per di più, come tutti i grandi progetti, la TAV può costituire un rischio ecologico, se non è costruita con tutti i controlli, se non è studiata bene e se non è tenuta d’occhio dagli enti preposti.
Insomma, come uomo di sinistra ho tutto l’interesse affinché la TAV sia fatta bene e nel rispetto dell’ambiente. E ritengo sia utile spendere le energie politiche su questo obiettivo.
Il bello è che la protesta monta: oggi sono sfilate (a detta degli organizzatori) 50.000 persone per dire no all’alta velocità. Non si capisce bene cosa propongano di alternativo, ma si sa a cosa sono contrari. Vabbè.
E’ come se qualcuno, visto che le automobili inquinano, proponesse di abolirle, di non costruirle più e di andare tutti in bicicletta. Obiettivo realizzabile, pratico e assolutamente coi piedi per terra, no? A certa sinistra non viene in mente che le cose si possono migliorare. Per esempio si può lottare affinché le automobili diventino sempre meno inquinanti.
Come dite? L’estremismo come malattia infantile del comunismo? Beh, il buon Lenin aveva ragione. Non a caso era un fanatico dei treni e vedeva in essi (scusate la citazione di Guccini, per di più a sproposito) un "mito di progresso".
Piccolo problema: dov’erano i NO TAV quando costruivano in mezzo alla valle un’autostrada che solo a vederla dà il magone e che deturpa ben più di una galleria sotto i monti? E che sta facendo morire di inquinamento tutta la valle?
Ve lo dico io: non c’erano. Anzi, chiedevano a gran voce l’autostrada.
Dov’erano quando la FIAT e altre aziende costruivano fabbriche gigantesche in valle, disboscando senza ritegno, inquinando falde, sbancando dorsali e strappando lavoratori dal Sud?
Ve lo dico io: in fila a farsi assumere e a ringraziare col voto i protettori democristiani della valle.
Dov’erano quando la mafia in trasferta fuori dalla Sicilia sventrava l’alta valle con abusi edilizi tremendi, disboscava a manetta per fare piste da sci, cementificava intere zone per fare villaggi turistici per sciatori fighetti, segava via interi pezzi di valle per costruire strade d’accesso alle villette abusive dei cumenda della Fiat e costruiva eco-mostri come il complesso di Campo Smith? (dove ovviamente fanno lo Juventus camp, perché le schifezze si attraggono)
Ve lo dico io: esultavano perché in valle arrivavano i posti di lavoro. Non si è mai visto un corteo, una protesta, nemmeno mezzo striscione.
La questione inquietante è che questo pezzo di sinistra idiota si proclama ecologista.
Per quanto ne so io il treno è un "investimento ecologico": fare una ferrovia non è il massimo per l’ambiente (ma è sempre meglio anche della più sfigata delle strade asfaltate), ma un treno elettrico non inquina, è una forma di trasporto sana (zecche a parte) e in generale a bassissimo impatto ambientale.
Fatto sta che parte dei valsusini e un bel po’ di NO TAV d’importazione non vogliono l’alta velocità. Ma cosa vogliono?
Non capisco come possano attaccare la TAV quando la valle è interamente percorsa da una quantità esasperante di trasporto su gomma. Cioè gran parte del traffico merci verso ovest passa di lì.
Preferiscono i camion? Le micropolveri dei diesel, le polveri dei freni, i mali da idrocarburi, il motore dei V8 dei TIR 24 ore al giorno?
Ho provato negli anni a chiedere ai NO TAV (anni fa ne frequentavo molti, per questioni di ex fidanzata) e non ho mai ottenuto una risposta intelligente o reale/razionale.
La loro risposta media è "non vogliamo che si faccia. Punto". Nel corso degli anni ho letto praticamente tutta la documentazione prodotta dai NO TAV ed è un insieme confuso ed irrazionale di allarmismi iperbolici, leggende metropolitane, disinformazione bella e buona.
Tra l’altro a tutti questi punti (che sono gli stessi da anni e che periodicamente vengono "ricucinati" e riproposti) ha risposto da tempo un comitato universitario di tecnici non di parte (cioè volontario), che ha smontato le tesi deliranti dei NO TAV punto per punto.
Non è escluso che da queste parti capiti qualche NO TAV (si cercano ossessivamente su Internet, in preda ad un protagonismo che fa quasi tenerezza) e presidi questo spazio riempiendolo di vaneggiamenti spacciati per informazione. In questo caso consiglio un giretto online alla ricerca di informazioni equilibrate.
La regola, come sempre, è non credere agli slogan e pensare con la propria testa.
Detto questo, mi preme far notare che il "cuore" del movimento NO TAV è lo stesso che tempo fa aveva animato qui a Torino un ridicolo comitato NO OLIMPIADI. Cioè gente che non voleva le Olimpiadi a Torino, perché "alla fine sono in mano alle multinazionali", perché "sono un’americanata", perché "sono le Olimpiadi dei padroni", perché "lo sport non è puro", perché "tanto alla fine ci si arricchiscono sempre gli stessi", ecc.
Insomma, c’è gente a (certa) sinistra (i NO TAV e i NO OLIMPIADI: erano più o meno gli stessi) che non vuole fare le cose perché rischiano di venir fatte male. Gente per cui – a priori – la parola "imprenditore" è un insulto.
Io invece credo che la sfida per la sinistra sia fare le cose che servono e dimostrare che possono essere fatte bene, a misura d’uomo, in modo intelligente, sano, onesto e giusto.
Cioè se il nostro ruolo è fermare il progresso, l’evoluzione della società e dei suoi mezzi e fare i signornò, allora non siamo l’alternativa alla destra. Siamo il nulla. Gente che non esce di casa per paura di sbagliare.
Il bello è che guardo le foto del corteo dei NO TAV e chi vedo? Proprio i cretini funzionali alla destra di cui paventavo la risurrezione pre-elettorale qualche giorno fa. Ecco qui bello bello il mitico Caruso e poco più in là Agnoletto.
Manca Casarini, ma forse stava portando la fattura mensile ad Arcore.
Ma se guardo le foto mi incazzo ancora di più perché capisco a che livello di idiozia arrivi la gente di certa sinistra: riesco addirittura a vedere due astute NO TAV con in mano un cartello "-TIR = + Turismo".
Vuoi meno TIR? Vuoi più turismo? Prendi il treno! Promuovi il treno! Fai prendere il treno alla gente!
Come cacchio fai a non volere i TIR e a non volere il treno? Facciamo tutta la valle pedonale? Facciamo i TIR elettrici che esauriscono le batterie ogni 30 metri? (no perché siete pure contrari all’alta tensione, alle condotte forzate in valle e così via). Facciamo tutto in seggiovia? (perché le seggiovie, che deturpano ben bene non le hanno mica contestate…). Saliamo in valle a dorso di mulo?
Il fatto è che siamo di fronte al classico fenomeno BANANA (il link a Wikipedia spiega tutto), che è una delle tante e stupide derive del peggiore ambientalismo di facciata, ideologico, edonistico e non pragmatico.
Insomma, il classico ambientalismo dei Verdi italiani (che i Verdi in Europa sono mediamente partiti seri, informati, colti, pragmatici): un partito che – salvo un ottimo inizio con gente come Mattioli e Langer – per anni è stato gestito da Ripa di Meana, non so se mi spiego. E per anni – ora a posteriori capiamo – il loro segretario è stato un tal Rutelli, detto mister coerenza…
Ma forse qui salta fuori anche uno dei motivi per cui la protesta anti-TAV è nata (e poi si è sviluppata acquisendo motivazioni pseudo-ecologiste, coinvolgendo altre realtà al di fuori della valle): il traffico su gomma in Valsusa porta soldi, tanti soldi.
Pensateci: ristorazione, alberghi, carburante, officine e tutto l’indotto tipico di situazioni locali ad alto transito e per di più di frontiera.
Il sunto di questo post chilometrico è che sono spaventato. Ho l’impressione che di fronte ad una sinistra intelligente, matura, preparata e moderna (e assolutamente non meno di sinistra) ci sia una tragica ed imbarazzante "altra sinistra" che è assolutamente impreparata a governare e ad accettare che le persone di sinistra più intelligenti di loro governino.
Spesso è solo gente ignorante o in buona fede. Spesso è gente che assume atteggiamenti condivisi dalla massa e non si informa, non ragiona con la propria testa, ma si veste (fisicamente e ideologicamente) dei "fenotipi" che ai loro occhi sembrano più sinistrorsi, più antagonisti, più anticonformisti.
Poi molti li vedi ai cortei vestiti tutti uguali mentre ripetono gli stessi slogan come mantra vuoti, perché esiste un orribile conformismo di sinistra.
ARCI, ADDIO
Il risultato pratico (perché lo scazzo è "wireless") alla base di tutto ciò è che per la prima volta in vita mia non rinnoverò la tessera ARCI, dopo anni di militanza vera e sentitissima (ci ho pure fatto il servizio civile, mi sono sempre "sentito" dell’ARCI e sto seguendo la nascita del loro nuovo sito).
Purtroppo, infatti, l’ARCI ha aderito al comitato NO TAV, di fatto tradendo molti dei suoi iscritti e prendendo una decisione arbitraria e verticistica (oltre che sbagliata, ignorante e dannosa per la sinistra). Come militante dell’ARCI mi sento tradito nel merito e nel metodo.
Quindi adieu. Mi costa, ma adieu. E’ una scelta personale (non mi iscrivo ad un’associazione di cui disprezzo certe importanti scelte politiche e di identità) e non un invito al boicottaggio, anche perché sarebbe comico come il boicottaggio della Coca-Cola del Comune di Torino.
Manterrò ottimi rapporti personali con le *persone* dell’Arci (ho amici fascisti, sforzandomi un po’ posso avere anche amici NO TAV), ma con l’Associazione non voglio più avere nulla a che fare. Lo dico senza astio.
Sì, perché purtroppo l’ARCI a livello nazionale è vittima delle scelte ideologiche di una dirigenza sempre più ripiegata sulla "sinistra idiota", quella antimoderna, rifondarola, antagonista a priori e vagamente no global (nel senso negativo del termine; ma ce n’è uno positivo?). Quella che non vuole governare perché ha odio/paura del potere o se vuole governare non vuole "fare", perché ha paura di fare male, perché si vergogna a maneggiare il potere, perché non è *matura* per governare…
Tristemente l’ARCI torinese, in preda all’improvvisazione politica e priva della guida intelligente, consapevole e colta del rimpianto Maurizio Collino (che era assolutamente PRO-TAV ed era come sempre informatissimo sulla questione valsusina), ha ceduto alla peggiore sinistra "di pancia". Quella dei fricchettoni con la barba, i sandali, la R4 zozza e l’immancabile pacchetto di sigarette (ma loro boicottano la Coca-Cola, mica le multinazionali del tabacco).
Gli stessi idioti che qualche anno fa ad un corteo mi stavano per menare perché possedevo ed usavo un telefono cellulare, a loro detta segno identificativo del "nemico" o degli sbirri. Cellulare che stavo usando per un collegamento in diretta con Radio Popolare di Milano (che è la radio-simbolo di certa sinistra descamisada, by the way) e raccontare il corteo…
Compagni che sbagliano, come sempre.
Ce lo meritiamo Berlusconi. Ecco.
ecco un seguace del progresso a tutti i costi, anche abbastanza ipocrita da lodare Langer (che sicuramente sarebbe contro l’alta velocità e molto altro) e far passare da ‘orribile sinistra’ tutto ciò che non gli piace; tutto può sembrare ma in realtà è un mediocre (che non pensa con la sua testa come ingiunge di fare ad altri), tanto è vero che non vede altre soluzioni se non che il ‘progresso’ (il feticcio progresso) vada avanti, naturalmente così, senza senso e seguendo le becere logiche del denaro impazzito; solo su una cosa sono d’accordo con lui, che ogni luogo dovrebbe non limitarsi a un rifiuto del peggio (ma per lui il peggio non è tale) ma rielaborare il territorio dopo aver cacciato coloro che come lui portano avanti il solito “orribile conformismo di destra” (che oggi è pure di sinistra essendo diventata destra, il suo giochetto demagogico, sorry, non funziona più); destra-sinistra? basta! progresso? basta! crescita economica? basta! opere faraoniche? basta! (non abbiamo neanche quasi più i regionali e le stazioni intermedie e pensiamo all’alta velocità? ecco un “esistere da nano con in mente sogni giganti”, per ricitare il Guccini) marco sicco
ciao. io sono un “idiota” (perchè per te tutti coloro che votano Berlusconi sono idioti tout court) e devo dire che il tuo post mi è piaciuto molto:è scritto con la testa ,ben argomentato e con un’obiettività che farebbe molto comodo oggigiorno! continua così 😉
saluti
p.s. l’idiozia è bipartisan,non trovi?
> la ditta di scavo per la TAV è della moglie
> di Lunardi perchè c’è dietro Lunardi stesso,
> ovviamente. Pensar male? E di che? Lunardi è
> l’inventore del metodo di scavo ADECO-RS, uno
> dei più rivoluzionari al mondo, quindi non
> vedo perchè non affidarsi alla sua esperienza.
forse perchè proprio per evitare l’ovvio conflitto di interessi gli era vietato di prendere appalti per lavori in Italia ?
forse perchè per farlo si è avvalso di un doppio subappalto (strategia tipica italiana per aggirare le leggi) ?
non confondere l’esperienza con la furbizia…
mente la capocommessa dei lavori lato italiano e’ la CMC (Cooperativa Muratori Cementisti) di Ravenna.
stante al suo fatturato, la piu’ grande cooperativa (rossa) d’Italia.
nulla contro le cooperatve, sia ben chiaro.
sono una grande risorsa del paese.
ma questa composizione bipartisan degli appaltatori mi rende un po’ sospetta la convergenza bi-partisan degli appaltanti politici…
pensero’ male?
mah…
la ditta di scavo per la TAV è della moglie di Lunardi perchè c’è dietro Lunardi stesso, ovviamente. Pensar male? E di che? Lunardi è l’inventore del metodo di scavo ADECO-RS, uno dei più rivoluzionari al mondo, quindi non vedo perchè non affidarsi alla sua esperienza.
> essere valsusini non significa essere esperti di TAV, anzi. Mi sa che il rischio NIMBY è talmente
> alto da vanificare qualsiasi ragionamento.
.
giudica le argomentazioni con argomentazioni, e non con pregiudizi.
P.S.:
Mi scuso per qualche errore di battitura nel post precedente ma ho scritto di fretta.
> E poi ricordiamo – caro valsusino – che la Valle Susa ha votato in massa a destra, da sempre.
> Di fatto nelle ultime elezioni è stata un feudo di Forza Italia e della Lega. Cioè la TAV-brutta
> (cioè quella della destra, non discussa, non ecologica, ecc.) ve la siete voluta.
> Questo è il rischio di essere apolitici (e io trovo abominevole definirsi apolitici, in primis
> perché è un’ipocrisia, visto che discutendo di TAV stai facendo un atto politico): si casca in
> mano dei primi che passano. E la valle ha espresso i suoi parlamentari: entrambi PRO-TAV e della
> Casa delle Libertà. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
.
Questo è il motivo per cui mi ritengo fieramente apolitico e al di sopra della politica. Proprio
perchè c’è tanta, troppa gente come te che categorizza le persone in questo modo : Se non vuoi il
TAV sei di destra, sei di F.I., se non vuoi il TAV sei di R.C. o Verdi e cosi’ via.
Smettiamola con queste cialtronerie…
Ma tu credi veramente che quando si è votato 5 anni fa l’uno o l’altro partito, l’una o l’altra
coalizione abbiano nominato la TAV in ValSusa nel proprio programma ? (Com’è invece di moda oggi
per rastrellare qualche voto qua e là).
Credi veramente che la maggior parte della gente lontanamente immaginasse che il Sig.Lunardi
sarebbe diventato ministro e avrebbe spinto così tanto per far costruire quel Tunnel alla sua
aziendina di famiglia ?
Suvvia siamo seri, viviamo un un mondo reale, evitiamo la fantapolitica e i castelli sulle nuvole…
Vorrei ricordarti che il progetto è stato portato avanti in modo operativo da questo governo solo
nel 2003 perchè frutto di grandi conflitti di interessi da parte di chi aveva il potere di decidere.
Prima era solo tanta carta straccia su cui si sono solo spesi quintali di soldi per anni e su cui in
tanti si sono riempiti le tasche… così come avviene per molti progetti in italia che poi restano
sulla carta…
Il fatto che in Val di Susa abbia vinto questo o quell’altro partito, questa o quell’altra
coalizione, alle politiche, alle regionali, alle provinciali o alle comunali (in cui comunque,
vorrei ricordarti, i risultati sono un tantino diversi tra loro) non vuol dire proprio niente.
Soprattutto quando si parla di un argomento specifico.
Queste associazioni mentali sono le stesse che hanno fatto persone al comando poco lungimiranti
che si sono ritrovate poi con questa patata bollente e sono state totalmente incapaci di gestirla,
tanto da dover “rinviare il problema” di 6 mesi per paura delle conseguenze politiche in vista
delle elezioni… eh Sì la propria poltrona è più importante di 1000 tunnel…
Io non voglio il TAV perchè sono capace di ragionare da solo senza bisogno che qualcuno venga a
dirmi come devo ragionare.
Spesso i più scaldati in politica sono persone che seguono pedestremente le idee politiche di un
partito, finendo con il condividere anche quello per cui non si è daccordo, solo perchè l’ha
detto il “leader”, il capogruppo, o il parlamentare di turno dell’uno o dell’altro partito.
A me sembra più una tifoseria da squadra di calcio che politica.
.
> Detto questo, se la TAV fosse stata un’opera inutile sarebbe stata fermata dall’Europarlamento.
> Mentre in tutta Europa gli ecologisti la accolgono tra gli applausi.
.
Ma per favore… Evitiamo di idolatrare l’Europa come la panacea di tutti i mali e colei che
tutto vede e tutto può perchè non è così nemmeno a casa nostra, figuriamoci per l’Europa.
Ti ricordo che l’Europa sul sistema dei trasporti ha solo un ruolo di coordinamento tra le nazioni
e non ha alcun potere esecutivo sulla realizzazione di opere pubbliche. Al massimo può offrire
finanziamenti. Per farti capire… il compito dell’Europa è quello ad esempio di cercare di evitare
che un stato faccio un’autostrada fino al proprio confine e oltre confine un altro stato decida
di farci invece una ferrovia… ma nulla più. L’Europa non ha mai forzato l’Italia nè altri stati
per avere una TAV tra Torino e Lione, l’Europa parla di ” potenziamento delle infrastrutture
stradali e ferroviarie esistenti, realizzazione di nuove infrastrutture e eliminazione di punti
di strozzatura con specifici progetti “. La capisci la differenza o te la devo spiegare ?
Il resto è il condimento inserito da chi in Italia vuole fortemente quest’opera per farci un po’
di soldi.
.
> Io la penso come i Verdi francesi (che sono molto più seri dei Verdi italiani): sì alla TAV
> (fatta con cura per le popolazioni locali) e no ai piccoli poteri locali (per di più conservatori
> e di destra/leghisti come voi valusini), che fermano il progresso.
.
Questa frase è il sunto di quello che ho detto prima.
Impara a pensare come te stesso non come altri.
Tu ragioni con la testa del partito o della sponda politica a cui credi di appartenere. Se loro dicono
Bianco tu pensi Bianco, se dicono Nero tu pensi Nero. E quando qualcuno non è daccordo che le tue idee
diventa automaticamente un “nemico del progresso” non semplicemente uno che non è daccordo con te…
Io sono un Ingegnere, in particolare un Ingegnere Informatico, l’Informatica che è da sempre stata
la mia passione e poi il mio lavoro… ti sembro veramente un “nemico del progresso” ?
In politica vale la pena scaldarsi solo ci sei dentro, ricordalo… loro sono pagati profumatamente
per litigare, tu lo fai gratis.
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> La prossima volta votate meglio. Anche perché quando è stato fatto il vero scempio – cioè l’Autostrada
> nessuno in valle si è lamentato. Sapete perché? Perché quell’autostrada deturpante che taglia la
> valle in due porta soldi a tutto l’indotto, porta i turisti e vi arricchisce.
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Perchè l’Autostrada era ritenuta da quasi tutti, io in primis, un’opera utile, e lo è ritenuta ancora
oggi. Ma tu ci sei mai stato in questa valle fino a 15 anni fa ?
Sai come erano le nostre due statali (la 24 e la 25) prima che fosse costruita l’autostrada ?
Credi che i TIR in ValSusa ci siano arrivati con l’Autostrada ?
Prima della costruzione dell’A32 i TIR transitavano tranquillamente sulle due statali, ed erano
migliaia al giorno come oggi.
Le condizioni del traffico locale erano disastrose… per andare a Torino si era costretti ad
attraversare le città di Avigliana, Alpignano e Rivoli. Una condizione quasi da terzo mondo.
Il Tasso di incidenti sulle statali causato dai mezzi pesanti era altissimo. Ogni volta che cadevano
due fiocchi di neve in media ed alta valle le statali venivano bloccate dal primo TIR che si metteva
per traverso, risultato, code per decine di Km, code che a volte arrivavano fino alle porte di Torino.
Per chi era costretto a viaggiare in macchina per recarsi al lavoro era un’odissea.
Ma poi di quale indotto parli? Dal punto di vista economico locale, hai mai provato a chiedere a Bar,
Ristoranti e affini cosa ha portato l’autostrada? Se prima era pieno di TIR che lungo le statali si
fermavano, ora con l’autostrada transitano direttamente senza più fermarsi. Lo stesso dicasi per i
“merenderos” del fine settimana.
E tu questo lo chiami indotto ?
Non si può certo dire che la TAV produca altrettanti benefici nè alla valle, nè all’italia, nè
all’europa, nè al mondo… ma di questo si può discutere per settimane…
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> Mentre la TAV vi libererebbe dall’inquinamento dei TIR (perché se si fa la TAV si VIETA il traffico
> pesante in valle per legge),
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Ma tu che dici alla gente che “straparla” e che è “disinfomata” ti sei preso la briga di informarti?
Perchè se tu ti fossi informato meglio sapresti che non è mai stato neanche lontanamente presa in
cosiderazione l’ipotesi di fare una legge a riguardo, nè ora nè mai. E le motivazioni sono facili
da trovare, rileggiti il post precedente, anche se chi dovrebbe darle glissa l’argomento.
Lo stato attuale è che sarà “Il mercato” a decidere.
Così avremo in valle Treni e TIR.
Senza contare che ancora si parla del raddoppio del Traforo autostradale del Frejus… e questa
sarebbe una politica contro il trasporto su Gomma ?
Se chi ha il potere di decidere avesse avuto il coraggio di prendere una posizione chiara e netta
su questo tema, con azioni chiare, decise e “NERO SU BIANCO” con una legge ad hoc, probabilmente
oggi troverebbe una situazione molto diversa in ValSusa.
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> ma di fatto “salta” la Valsusa (passa quasi tutto il tempo in galleria: le polemiche
> sono pretestuose) e non vi porta grana.
> E lo dico da ex NO TAV militante (complice una fidanzata dell’epoca, figlia di valsusini), che si
> preoccupava del problema ancora negli anni Novanta, quando la TAV era poco più che un’idea a livello
> comunitario. Poi man mano mi sono documentato e ho capito che la protesta anti-TAV è un’assurda messa
> in scena di una comunità locale destrorsa e filoleghista, finta-ecologista (di fatto la Valsusa è un
> cesso e la colpa è di chi l’ha cementificata: voi valsusini) e interessata solo al vile denaro.
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Queste affermazioni sono demagogiche, specchio del tuo modo di ragionare, offensivo nei confronti di
una intera popolazione, legato esclusivamente a luoghi comuni e mirato a fare una sterile politica di
basso livello. Far di tutta l’erba un fascio è sempre comodo.
Esprimi le tue idee ma abbi un po’ piu’ di rispetto per chi non la pensa come te.
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essere valsusini non significa essere esperti di TAV, anzi. Mi sa che il rischio NIMBY è talmente alto da vanificare qualsiasi ragionamento.
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E poi ricordiamo – caro valsusino – che la Valle Susa ha votato in massa a destra, da sempre. Di fatto nelle ultime elezioni è stata un feudo di Forza Italia e della Lega. Cioè la TAV-brutta (cioè quella della destra, non discussa, non ecologica, ecc.) ve la siete voluta.
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Questo è il rischio di essere apolitici (e io trovo abominevole definirsi apolitici, in primis perché è un’ipocrisia, visto che discutendo di TAV stai facendo un atto politico): si casca in mano dei primi che passano. E la valle ha espresso i suoi parlamentari: entrambi PRO-TAV e della Casa delle Libertà.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
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Detto questo, se la TAV fosse stata un’opera inutile sarebbe stata fermata dall’Europarlamento. Mentre in tutta Europa gli ecologisti la accolgono tra gli applausi.
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Io la penso come i Verdi francesi (che sono molto più seri dei Verdi italiani): sì alla TAV (fatta con cura per le popolazioni locali) e no ai piccoli poteri locali (per di più conservatori e di destra/leghisti come voi valusini), che fermano il progresso.
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La prossima volta votate meglio. Anche perché quando è stato fatto il vero scempio – cioè l’Autostrada – nessuno in valle si è lamentato. Sapete perché? Perché quell’autostrada deturpante che taglia la valle in due porta soldi a tutto l’indotto, porta i turisti e vi arricchisce. Mentre la TAV vi libererebbe dall’inquinamento dei TIR (perché se si fa la TAV si VIETA il traffico pesante in valle per legge), ma di fatto “salta” la Valsusa (passa quasi tutto il tempo in galleria: le polemiche sono pretestuose) e non vi porta grana.
E lo dico da ex NO TAV militante (complice una fidanzata dell’epoca, figlia di valsusini), che si preoccupava del problema ancora negli anni Novanta, quando la TAV era poco più che un’idea a livello comunitario. Poi man mano mi sono documentato e ho capito che la protesta anti-TAV è un’assurda messa in scena di una comunità locale destrorsa e filoleghista, finta-ecologista (di fatto la Valsusa è un cesso e la colpa è di chi l’ha cementificata: voi valsusini) e interessata solo al vile denaro.
> Per questo mi lamento dell’impreparazione assoluta di certa sinistra.
Ti ripeto che sono apolitico, non sono nè di destra nè di sinistra, ma forse non leggi bene i discorsi altrui prima di rispondere.
La mia preparazione sull’argomento è fuor di dubbio visto che vivo dalla nascita nei luoghi del contendere e conosco bene la faccenda TAV fin dagli albori, quando la maggior parte delle persone che leggono adesso sito e questi post (te compreso) non sapevano ancora neanche cosa fosse il TAV.
> e l’alternativa alla TAV proposta dai NO TAV esattamente sarebbe alimentata a…???
> A pedali?
> A remi?
> Ovvero: prendiamocela pure con l’elettricità, ma poi?
Nessuno se la prende con l’elettricità, ho riportato solo dei numeri reali e verificabili, visto che spesso si parla di inquinamento qua e là, di energia pulita qua e là, di fonti rinnovabili qua e là, ma chi ne parla spesso non ha bene a mente quali sono i reali numeri di ciò di cui sta parlando.
L’alternativa al TAV è che è dubbia l’utilità della TAV stessa, la cui utilità è attualmente sbandierata solo con slogan e parolone anzichè da una vera analisi economica. Le analisi economiche serie sull’argomento dicono esattamente il contrario sulla sua utilità e una della motivazioni la puoi leggere in seguito su questo post.
> Un’altra cosa sarebbe discutere seriamente di politica energetica, ma un dato è certo: meglio un treno
> elettrico che un’autostrada di montagna invasa dai TIR a gasolio.
Tornando al motivo del contendere, che è il SI/NO-TAV e non l’utilità o meno dell’elettricità, forse non è ancora ben chiaro a te (e a molti) una cosa che media e politici evitano di dire in tutta questa faccenda sul TAV.
In tutta la fase progettuale del TAV non è mai stata prevista, e mai lo sarà, alcuna clausola, nè alcun accordo politico, nè di altro tipo che preveda una diminuzione forzata (e quando intendo forzata intendo obbligatoria e controllata) dei TIR in Valle di Susa o negli altri valichi montani. Tutto sarà lasciato al “libero mercato”.
Si possono dire mille cose a favore del TAV, come se ne possono dire mille a sfavore, ma quello che si evita accuratamente di dire è la dubbia competitività economica del trasporto su ferro rispetto a quello su gomma.
Da alcuni anni è ormai attiva proprio sulla linea Torino-Modane la possibilità di trasportare i TIR su treno, anche se solo cisterne a causa della attuale dimensione delle gallerie che allo stato attuale non consente di trasportare TIR di altro tipo. Ebbene questi viaggiano per metà vuoti in modo permanente. Ho la ferrovia che passa a poche centinaia di metri da casa mia e questa cosa la posso verificare con i miei occhi ogni giorno. L’unico momento in cui hanno viaggiato pieni è l’anno scorso (2005) quando il Frejus è andato a fuoco ed è stato chiuso per mesi.
Questa non concorrenzialità non è certo dovuta a un paio di ore in più che la merce ci mette ad arrivare a destinazione, così come non è certo dovuta alla energia elettrica o al numero di locomotori di cui un treno ha bisogno per trascinarsi da Bussoleno al centro del Tunnel. Un TIR porta la merce direttamente dal mittente alla destinazione e lo fa in un tempo ragionevole. Un treno necessita di essere caricato, raramente un’azienda ha la ferrovia che ci arriva dentro, queste erano politiche di altri tempi (vedi FIAT, acciaierie…). Il treno trasporta la merce più o meno velocemente tra due punti (sinceramente voglio proprio vedere quante merci necessitano di essere portate così “in fretta”) e poi qualcuno le deve ricaricare e riportarle a destinazione.
In tutto questo trin-tran si finisce con avere tempi paragonabili e costi anche peggiori di un TIR. E questo lo dimostrano i fatti, non le teorie. Il trasporto su rotaia esiste da anni e la capacità delle linee non è certo mai stato un problema reale.
Ma questo non è l’unico motivo per cui lo stato evita l’argomento e non prende posizione.
Pensate a cosa succederebbe se dovessero dire a migliaia di autotrasportatori che all’apertura della TAV saranno senza lavoro perchè non potranno più transitare nei trafori. Pensate che gli autotrasportatori saranno disposti a perdere il lavoro in favore del trasporto su rotaia ?
Prima che a qualcuno venga in mente di dire che i TIR viaggeranno sui treni, ricordo che sulla TAV non ci viaggeranno i TIR, ma le merci e basta. Il TAV non è pensato per portare TIR, ma per portare vagoni merci.
Il TAV è tutto fumo degli occhi, solo che la gente non se ne rende conto, o non vuole rendersene conto…
Quando fai l’associazione diretta di SITAV=-TIR, oppure NOTAV=+TIR (tanto bella nelle favole e negli slogan…) stai facendo un’associazione che esiste sono nella testa di alcuni ma che mai si verificherà senza una legge dello stato ad hoc che non ci sarà mai.
> Come sempre, la gente straparla.
Per citarne uno che straparla, il signor Silvio Berlusconi a un Porta a Porta di qualche tempo fa, in uno dei numerosi dibattiti sul TAV, ha parlato del tunnel di Base di Venaus come del “Tunnel del Frejus” (citandolo più volte nella sua convinzione).
Bene, sarebbe opportuno che, se questo “signore” vuole fare l’alta velocità in Val Susa, propagandando a destra e a manca le sue ampie conoscenze dei plichi di carta presenti sull’argomento (parole sue), si studi almeno un poco di geografia spicciola e comprenda che il tunnel e Venaus si trova a oltre 40 Km dal posto che lui cita, noto ovviamente per un altro tunnel ferroviario e stradale di tutt’altra natura.
E con questo penso di aver reso bene l’idea della conoscenza delle persone che sono più direttamente coinvolte sull’argomento e da cui ci si aspetterebbe (vanamente) un minimo di serietà in più…
Concludendo, non pretendo che tu condivida le mie idee, io posso solo esporre a te e a chi legge conoscenze e fatti vissuti direttamente. Per il resto ognuno si farà la sua opinione, ma per lo meno avendo qualche tassello in più della pura propaganda politico-elettorale che si fa sull’argomento TAV in TV, Radio e Internet.
> Non è esattamente vero che gli inquinanti da centrale termoelettrica siano paragonabili agli inquinanti da traffico veicolare,
> perchè i primi sono concentrati mentre i secondi no. E’ ben diverso avere una fonte inquinante concentrata, monitorizzabile e
> emessa ad alta quota, rispetto a una derivante da un flusso continuo “anarchico” e a livello terra
Solo una risposta veloce su questa affermazione.
non ho mai visto centrali termoelettriche con camini che emettono inquinanti ad “alta quota”. A meno che per te sia “alta quota” una 40na di metri da terra… Gli inquinanti pesanti non vanno lontano e quelli leggeri vengono trasportati dai venti e/o riportati al suolo dalla pioggia.
L’impatto zero non esiste
Esistono solo impatti piu’ o meno rilevanti a seconda del contesto dove vanno ad agire e per capire se una tecnologia sia o non sia vantaggiosa dal punto di vista ambientale, oltre che una VIA bisognerebbe fare una LCA (analisi di lungo ciclo), per la quale esistono da anni software specifici
Non è esattamente vero che gli inquinanti da centrale termoelettrica siano paragonabili agli inquinanti da traffico veicolare, perchè i primi sono concentrati mentre i secondi no.E’ ben diverso avere una fonte inquinante concentrata, monitorizzabile e emessa ad alta quota, rispetto a una derivante da un flusso continuo “anarchico” e a livello terra
e l’alternativa alla TAV proposta dai NO TAV esattamente sarebbe alimentata a…???
A pedali?
A remi?
Ovvero: prendiamocela pure con l’elettricità, ma poi?
Un’altra cosa sarebbe discutere seriamente di politica energetica, ma un dato è certo: meglio un treno elettrico che un’autostrada di montagna invasa dai TIR a gasolio.
Come sempre, la gente straparla.
Per questo mi lamento dell’impreparazione assoluta di certa sinistra.
In Italia si produce il 70.5% dell’energia elettrica con centrali Termoelettriche che bruciano Gas Natuale (52.9%), Petrolio (19.3%), Carbone (18.5%) e altri Gas derivati (9.3%). Solo il 16.4% viene prodotto con centrali Idroelettriche, Eoliche, Geotermiche e Fotovoltaiche. Il 13.1% residuo lo importiamo dall’estero e viene principalmente prodotto con centrali Nucleari.
Quindi pensare che l’elettricita’ sia la panacea di tutti i mali e’ solo non vedere un problema spostato altrove…
ma infatti, aboliamo l’elettricità e le centrali elettriche e alimentiamo tutto a benzina o gasolio, che non inquinano affatto…
(sul serio: ti rendi conto di quello che hai scritto?)
Forse i “no tav” che conosci tu sono tutti dei cretini. Può essere. Però i “no tav” che conosco io ce le hanno eccome delle RAGIONI per protestare… tu naturalmente avrai letto un sacco di documenti tecnici, suppongo, per essere così convinto delle tue idee. Intendo flussi di traffico, dati tecnici di esercizio dei vari tipi di ferrovia, costi, indagini geologiche, roba del genere. Perché allora non citi un po’ di dati, invece di offendere e basta?
Ovviamente già il fatto che tu dica “non si capisce bene cosa propongano di alternativo, ma si sa a cosa sono contrari” indica che non hai perso molto tempo a indagare.
I documenti che nomini mi piacerebbe conoscerli. Sul serio. Ti sarò eternamente grato se vorrai indicarmi (al mio indirizzo e-mail) quegli studi che provano che le proteste sono tutte sbagliate. Io conosco solo gli studi che provano il contrario, ma ho degli informatori di parte, lo riconosco. Mi interessa veramente, voglio sapere se mi prendono per il culo.
Di sicuro però c’è almeno un punto su cui sbagli di grosso. Dove dici che “il treno non inquina”. Forse non lo sai, ma il treno ha bisogno di una centrale che produca l’energia elettrica che lo fa muovere, e QUELLA sì che inquina. E nel caso del Tav, che richiede un sacco di energia, inquina parecchio.
Secondo me la coca-cola tu ce l’hai nel cervello al posto della materia grigia. Il rispetto innanzitutto, per le persone e per le idee e mi dispiace che ti definisci di sinistra, sono i sinistri come te che hanno rovinato e fatto scomparire la sinistra.
Caro Kac, questa e’ la prova che spesso chi giudica dall’esterno lo fa senza essere sufficientemente informato sull’argomento. Non te ne faccio una colpa, ma prima di bollare le persone come in “cattiva fede” sarebbe opportuno addentrarsi meglio nelle cose, evitando guidizi superficiali basati spesso sulle opinioni altrui invece che su una sana e oggettiva conoscenza diretta dei fatti.
Chi da queste parti (in ValSusa) ci vive da anni sa molto bene che in zona Molaretto (sopra Venaus, vicino a Giaglione) gia’ esiste una miniera “esplorativa” scavata nel 1977 dall’AGIP per la ricerca di Uranio. La presenza di Uranio in tutta la zona dell’Ambin e del Moncenisio e’ nota da molti anni, fin dal primo dopoguerra e sia italiani che francesi hanno condotto piu’ volte ricerche a riguardo. Persino durante gli scavi effettuati per il recupero del pietrame necessario alla costruzione della Diga del Moncenisio e’ stato rilevato Uranio (materiale che e’ stato estratto al Moncenisio sulla via che porta al Lamet).
Il responso e’ stato che sono state trovate vene Uranifere ma non di dimensione sufficiente a uno sfruttamento minerario, ma non per questo non pericolose per la salute (tant’e’ vero che l’ingresso nella miniera e’ vietato per l’alta concentrazione di radioattivita’ che vi si misura all’interno). La presenza di Uranio non è una fantasia valligiana, ma è stata ben documentata sia dall’AGIP prima che dall’ARPA poi, oltre che da una non certo invidiabile percentuale di tumori gia’ superiore alla media nazionale.
Aggiungo… sotto le montagne del parco dell’Orsiera Rocciavre’ (per indenderci, dove si trova il Colle dele Finestre, orami diventata una epica salita del giro d’Italia 2005) esiste una miniera d’Argento sfruttata per anni. Fino a pochi anni fa era ancora possibile ancora intrudirsi all’interno (ora l’ingresso è stato sbarrato con un mucchio di terra). Dappertutto era possibile trovare pietre contenenti Argento in quantità notevoli, ben visibili. Io stesso posseggo alcune di queste pietre. Lo sfruttamento minerario pero’ non era piu’ conveniente perche’ le concentrazioni richieste sono superiori… ma non per questo l’argento la’ non c’è, anzi.
Questo per far capire che anche se la quantita’ di Uranio non e’ sufficiente per rendere l’estrazione mineraria economicamente vantaggiosa, non vuol dire che non c’è…
Se vuoi saperne di piu’, se cerchi su Internet puoi anche trovare parecchi documenti ufficiali a riguardo.
Il Vajont dovrebbe aver insegnato a tutti che bisognerebbe ascoltare un po’ di piu’ la voce di chi un territorio lo conosce bene vivendoci da generazioni rispetto alla “SADE” di turno che vede il profitto come fine unico. La LTF come allora la SADE pare non conoscere il significato della parola “dubbio”, sembrano avere tutti facili certezze, tecnici e politici (basta sentire le evoluzioni della S.ra Mercedes Bresso per rendersene conto)…
E ricordati che anche all’epoca, cosi’ come si sente oggi affermare da alcuni politici, si pensava che la tecnologia nella costruzione delle dighe fosse cosi’ avanzata da permettere una totale sicurezza dell’impianto, in fondo eravamo i migliori costruttori di dighe al mondo…
La storia evidentemente, ad alcuni, non insegna nulla.
Ciao, Massimo
Mi scuso per il doppio post, ma ho riflettuto ora circa la questione dell’enorme quantità di Uranio che si troverebbe in val Susa…
Mi chiedo: perchè nessuno ha ancora pensato di aprire una bella miniera? Ci sarebbero vantaggi “sia microeconomici che macroeconomici” (per un economista leggere certi commenti è davvero esilarante…vorrei proprio sapere se chi usa queste “parolone” ha anche solo lontanamente l’idea di cosa significhino)
Come elettore del centro-destra (mio malgrado), e come uomo assolutamente apolitico, trovo questa anilisi perfetta .
Quello che mi chiedo è semplicemente questo: ma siamo sicuri che questi 50.000 NO TAV siano davvero, poveretti, dei completi idioti che credono ai loro deliri?
Oppure sono semplicemente in cattiva fede? Non riesco a pensare che possano “davvero” credere a ciò che sostengono. Saperli semplicemente egoisti mi rincuorerebbe davvero.
ma quanto sei disinformato da 1 a 10?? cretino sarai tu! massimo rispetto per chi boicotta la coca cola (indagata per l’uccisione di 9 sindacalisti colombiani) e massimo rispetto per i valsusini che la tav NON LA VOGLIONO.. ma perchè non vedi di fare un po di autocritica nei confronti di quel cazz di partito al quale ti accosti idealmente parlando(caso unipol per chi non lo sapesse)…non sono della val di susa ma chi cazz sei tu per dire che è brutta!! sei troppo ignorante veramente, leggi un pochino i giornali che ti fa bene! che ignoranza!!
Sono finito su questo sito per puro caso mentre cercavo altro… ma dopo averlo letto mi sento in dovere di risponderti, quale ValSusino vero che e’ nato, vive e morira’ in quella bella valle che tu ami denigrare.
Si vede che da queste parti ci sei passato ma non ci vivi, altrimenti non scriveresti tante scemenze sulla ValSusa e sui NoTav Valsusini. Purtroppo esistono ancora persone come te che categorizzano le persone a destra o a sinistra e che credono che le persone non abbiano un cervello e vivano solo per la politica.
Se tu venissi più spesso in ValSusa (e ci abitassi) scopriresti che qui l’alta velocita’ la vuole solo chi ci potra’ lucrarci (ben pochi) e che la strgrande maggioranza della gente e’ contro. Nel movimento NoTav ci sono persone di destra, di sinistra, apolitiche, giovani, anziani, persone di tutti i tipi e il movimento e’ tutto meno che politico o politicizzato (anche se ci sono tante persone a cui piace mettere i bollini rossi e neri sulle persone).
Modernizzati, impara a ragionare con la tua testa, e soprattutto parla di cio’ che conosci bene…
Sono NoTav. I motivi e’ inutile che te li spieghi, tanto se non li hai capiti finora non riusciro’ certo a farteli capire io. Non sono assolutamente ne’ di destra ne’ di sinistra. Anche se alcuni amano bollarci come stupidi e ignoranti, ti aggiungo che sono un ingegnere, non sono ne’ stupido ne’ “pecoraio”, e mi considero al di fuori e al di sopra di ogni idea politica. Giudico le cose secondo la mia coscienza, e non secondo i colori di una bandiera.
Ciao !
completamente d’accordo con te. Anche io sono di sinistra ma mi ritengo riformista e quindi sono a favore della Tav. Puoi dirmi anche dove posso trovare un sito web con le informazioni che smontano le tesi no-tav?
Ciao, sei un grnade!
piergiorgio, fai conto che per un breve periodo della mia vita mi è pure capitato di scriverci(cose di poco conto), sul Manifesto.
Senza offesa, ma il documento che linki dal sito dei notav è una pura e semplice presa di posizione, non uno studio con tanto di dati e fatti
In compenso il presidente dell’associazione geologi italiani scriveva l’altro giorno al Foglio (ebbene sì, lo leggo) dichiarandosi sconvolto dal silenzio dei geologi italiani, che temono di dire la verità pro-tav perché rischierebbero di “bruciarsi” politicamente.
Non ho idea di cosa significhi ricordare che un’Università privata ha deciso di boicottare la CocaCola. La CocaCola Italia non sfrutta nessuno (almeno per quanto ne so). E boicottarla non incide sulla CocaCola della Colombia.
Figurati, non sono affatto contro il boicottaggio come strumento di pressione politica. Infatti, per dire, boicotto da sempre i prodotti israeliani.
Ma credo che il boicottaggio vada fatto con intelligenza e non sparando nel mucchio o direttamente agendo alla cazzo di cane contro “il simbolo” (quello lo facevano i brigatisti, o chi per loro).
E aggiungo: che equilibrio, che condotta, che stile adottare nel boicottaggio? Boicottiamo tutte le aziende che maltrattano i dipendenti o fanno cose sgradevoli?
Attenzione, perché è un’arma a doppio taglio. Si rischia di non poter più fare la spesa.
Cioè, siamo certi che se la Coca Cola non fosse la Coca Cola sarebbe boicottata per il fatto che maltratta gli operai in Colombia? (a parte il fatto già citato per cui la Coca Cola in Italia non ha nulla a che vedere con quella colombiana, ma tant’è).
E se boicottiamo la Coca Cola, perché non la Nike? E le multinazionali del tabacco, che alimentano i crimini, portano morte e sfruttano i minori? (mi auguro che tu non fumi altro che tabacco autoprodotto e autocoltivato, altrimenti addio coerenza…). E le sette sorelle del petrolio? Vanno boicottate, giusto? Mi sembra facciano peggio della Coca Cola. Quindi si va a piedi, non si prendono i mezzi pubblici (che usano la benzina o il diesel pure loro), ecc. E poi le canne? Non accetto moralismi da chi compra il fumo dagli spacciatori, magari minorenni extracomunitari. E così via.
Capisci la pericolosità di questo atteggiamento? Quando ci si ferma? Chi boicottiamo e chi no? Li boicottiamo tutti? Dimmi tu.
La mia critica è proprio questa: c’è la voglia di colpire il simbolo e un desiderio effimero di protagonismo, più che una reale strategia politica.
E infatti il tutto si rivela inutile.
Detto questo, piergiorgio, non mi sottraggo – da quando ne capisco di politica – dall’imperativo gramsciano di “capire” prima di “militare”. Non ragiono più per partito preso da ormai molto tempo. E cerco di capire cosa è più giusto e più ragionevole e utile alla sinistra.
Ci metto sempre un po’ a farmi delle opinioni, proprio perché prendo tempo per informarmi.
E se questo significa non andare d’accordo con la sinistra urlatrice che va dietro a chi grida più forte, poco male.
Non so certo qui a difendere la Coca Cola, anzi. Ma in compenso mi sento in dovere di gridare al lupo non appena vedo che certa sinistra fa danni, si perde in battaglie velleitarie e non capisce che per battere lo sfruttamento in Colombia ci sono strumenti efficaci a livello internazionale (sanzioni internazionali, ispezioni, leggi sul commercio, ecc.)
Caro il mio amico-di-sinistra-lettore-di-Lenin,
il tuo mi sembra più un esercizio di scrittura che non un’osservazione critica e circostanziata.
Ho letto con sincero interesse le tue opinioni sul movimento NoTAV, e a dire credo che lascino a desiderare.
A proposito dei “cretini notav” credo che dovresti leggere qualcosa in più rispetto a Lenin, magari qualcosa di tecnico e di politico scritto da tecnici e politici della Valsusa.
Ci sono diversi documenti, molto circostanziati; tra i tanti ti consiglio vivamente questo:
http://www.notavtorino.org/documenti/com-montana-27-2-04.htm
Quanto ai “cretini anti coca-cola”, invece, oltre al Bignami del perfetto marxista” che ti porta a scrivere frasi come “… mi inquieta il dilettantismo di certa sinistra”, ti consiglio di leggere il Manifesto di ieri (o forse è eccessivamente di sinistra???).
Non tanto per il Manifesto in sè, ma perchè a pag. 8 riporta la seguente notizia: “Università USA boicottano la Coca Cola”.
Se non hai avuto occasione di lefferlo non disperare, puoi trovare l’articolo all’indirizzo http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/03-Gennaio-2006/art69.html
Magari, con un po’ di sforzo, capisci che non si tratta di un “atto di vetusto anti-americanismo”.
Concludo con una considerazione, fatta a freddo, dopo un paio di riletture del tuo post: ma sei davvero sicuro di essere “geneticamente” di sinistra?
Dal modo di scrivere ricordi Vittorio Feltri, … sicuro di non essere stato … adottato?
non sono d’accordo per quanto riguarda la tav perchè ognuno ha il diritto di essere ascoltato e di non essere manganellato dalla polizia. non sono stato a leggere tutto il ragionamento ma spero che nelle prossime elezioni la SINISTRA riesca a farsi valere e riuscire a mandar via berlusconi
Complimenti per il post Suzuki! E per l’assoluta coerenza e onestà intellettuale!
Personalmente seguo da pochissimo la questione No-TAv, e ancora non sono riuscito a farmi un’idea chiara. Spesso su temi delicati come questo ci metto molto tempo a vederci più chiaro, proprio per la difficoltà ad informasi adeguatamente scansando gli “slogan” di parte. Inutile dire che la cosa richiede una grande pazienza.
Per queto ti ringrazio per la brillante esposizine del tuo punto di vista. Cercherò di continuare ad informarmi meglio.
Un saluto
anonimo notav: non è che chi non la pensa come te è automaticamente impreparato, sai?
anzi, sono favorevole alla tav proprio perché mi informo della questione ormai da anni
confermo che trovo la valsusa bruttissima (questione di opinioni), non di suo ma perché è stata sventrata da un’autostrada indecente e – in cima – da decine di impianti sciistici a quota troppo bassa, che hanno preso il posto di intere aree verdi. In nessuno dei casi si sono segnalate proteste della cittadinanza locale, nonostante il palese attentato all’ambiente. chissà perché.
confesso anche che mi inquieta un po’ farmi contestare da sinistra (si fa per dire) da appartenenti ad una valle che – praticamente unica nella provincia di torino – elegge un parlamentare di forza italia e da sempre vota a destra. ciò non toglie che ci sono tanti valsusini stimabili, ma direi che sono tra quelli che qui dialogano e non espropriano il mio spazio per gli slogan.
insomma, hai fatto una pessima figura. ritenta.
….A parte che la nostra Val di Susa, non è affatto bruttissima! Nessuno ti ha obbligato a venirci…sei assolutamente impreparato sull’argomento ALTA VELOCITA’.
Ma con gente come te..come si dice…risparmio il fiato.
Comunque ora e siempre…NO TAV-TAC…!!!!
Enrico Sola, da Torino. La mia identità è pubblica da sempre, sul blog: basta andare sul mio profilo di Technorati.
Beh SUZUKI MARUTI, dicci qual’è il nome e quale il cognome?