Tricky si è trasferito a vivere a Parigi (e si sente).
Poi di “Kingston Logic” non so bene cosa pensare e infatti sono 2 settimane che sto lì, col giudizio sospeso. Da un lato non può che piacermi (cioè, Tricky che rifà i Daft Punk, roba tipo i film con Goldrake e Mazinga insieme).
Dall’altro, l’idea di prendere una semi-cover dance un po’ tarra di Technologic dei Daft Punk, rallentarla (Tricky fa genere a sè: musica per gente stordita di canne che non suona come reggae, salvo che alla millesima canna), mettergli sotto un giro di basso innegabilmente disco e – come è tipico di Tricky – biascicare un paio di frasi ingollando il microfono, sa già un po’ di trito e ritrito.
Il problema è che è un trito che mi piace.
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