Il dibattito sui benefici che porterebbe la diffusione massiccia dell’accesso wireless ad Internet (ovviamente libero e gratuito) è un po’ ovvio e molto trito per noi pratici di cose Internet.
Ovviamente non è così scontato, invece, per il grande pubblico e meno che mai per i media, per la gente comune e per chi ci governa.
Quindi il fatto che Beppe Severgnini oggi sul Corriere pubblichi un articolo che apre il dibattito su questo problema è un’ottima notizia. Ok, sono cose che ci siamo già detti (nelle nostre torri d’avorio), ma ora che se ne parla su più larga scala l’occasione è ghiotta. Potrebbe perfino capitare che qualcuno che conta se ne accorga.
Insomma, l’invito è a gettare benzina sul fuoco e alimentare la discussione. Magari sarebbe carino iniziare a contestare la legge Pisanu, almeno per quanto rigurda l’accesso a Internet (e magari riflettere sui danni reali di 5 anni di governo della destra). Anche perché finora ci limitiamo a lamentarci singolarmente, ma se facessimo un po’ di baccano, magari otterremmo qualcosa.
ho letto anch’io l’articolo di severgnini oggi e ho pensato che ha ragionissima, ma che dico, di piu’…
fine ’99, ero in erasmus a londra, e la cosa che mi sorprese di piu’ erano le immense distese di computer, a cui si poteva avere accesso a qualsiasi ora… e poi tornata in italia sono tornata a consultare la posta alla facolta’ di lettere a siena tramite telnet, con terminale a bianco e nero (nel ’99!!)… e non c’era nemmeno da lamentarsi troppo, che guardandosi in giro era gia’ raro che un’universita’ desse indirizzo di posta elettronica e possibilita’ di consultarla..
per fortuna le cose sono progredite, adesso ogni facolta’ qui ha i suoi laboratori con numero di computer sufficienti, possibilita’ di utilizzo per un’ora al giorno, e alla facolta’ di lettere c’e’ persino il wireless!
purtroppo questa continua a rimanere un’eccezione, almeno credo, nel panorama italiano…peccato…
un genio, il troll più creativo del mondo!
oppure un programma tipo gli spider dello spam che è in grado di riassumere il suzukipensiero in nemmeno troppe righe di frullato di blog…
Puzza di quella saggia che filosofeggiava di piante d’appartamento…
in verità non so chi lo abbia fatto, ma è un mashup bellissimo di porcherie scritte dal sottoscritto su questo blog.
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Fuori l’autore!
la droga fa male
????
Rieccomi.
Ho appena concluso una sessione di wrestling elettorale con Feed Robot d’acciaio.
Ma vi rendete conto che tempo 48 ore e siamo di nuovo lì, presi da Lost Hair?
Il mio personaggio preferito è Bin Diesel, il più vecchio militante della griglia di partenza squadrata.
Quest’uomo frena con 3 cellule della chiappa destra mentre legge il classico pornazzo iterativo, sorpassa ubriaco mentre canta a squarciagola l’osteria numero 1000, demoralizza gli avversari perdendo 3 chili a giro mentre tiene sotto la lingua una fettazza di zucchero rappreso (imbottito di saltimbocca alla romana ).
Si adatta a tutto, becca e toglie di mezzo i satrapi privilegiati, i ricatti della Gea e i dischi di cover dalla birreria della signora Garrett, fa i filtrini coi biglietti da visita di Taradash ed è programmato per bestemmiare come il genovese medio di fronte alla bolletta Tutto Relax di TIM.
Ora speriamo che parta per Hessdalen con Masini e torni fra 32 anni.
Quello che mi sorprende, invece, è la scomparsa degli hippy di colore dall’Eritrea: avevano serie Tv millenarie, con forti radici bibliche, una Finanziaria bellissima e antica, che in parte è andata persa a causa delle distruzioni di quegli iconoclasti dei Clash. Che schifo immorale e tremendamente italiota!
Da oggi questo blog ha un nuovo eroe: la Rolls Royce Phantom di Julio Caruso, una sorta di iPod post-vittoriano ad arsenico che pare raccolga il meglio scomodità e incompatibilità del Parmigiano Reggiano: è una pacchia, perché ora non devo più cercare di ricordarmi di copulare quanto e quando (l’anno passato avevo un post chilometrico appeso ad una mensola e ogni giorno appena sveglio lo consultavo), ma fa tutto l’uber-telefono mafioso di Moggi.
Apprezzo anche le varie detrazioni mirate, soprattutto quella relativa all’acquisto dei SUV a favore degli studenti fuori sede, che possono scaricare in totale autonomia 500 tonnellate di sosia dei Ricchi & Poveri, senza sincronizzazione brunetta-baffo, senza karma negativo DSM, senza balle inutili insomma.
Ok, mi girano. Adesso scendo, vado a calpestare un paio di reduci RSI sotto il diluvio e poi mi passa.
Il risultato è ottimo: sono in stato di agitazione permanente, mi faccio un ripassino di focaccia su Lostpedia e mi scarico a pagamento la Storia Mondiale del Cinema di Frassica e Bertoncelli.
Post-scriptum tecnologico:
Se il vostro padellone Wi-Fi non compare, non disperate: se lo è mangiato Mastro Lindo.
(ah, se poi volete spiegazioni sulle torri d’avorio di KLF e CSS, cliccate qui)
la stupidità non è solo italiana.
Guarda cosa si dice qui
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1774551&r=PI
Iniziamo! Da dove?
Un’idea potrebbe essere— Aprire i nostri access point (tutti) e comunicarlo sui blog con una formula preimpostata— tipo…
Axell – Torino, Corso Lione/via Modane piano 6